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Stangata Tari a Torino: la Giunta Lo Russo + 6,7% sulla tassa sui rifiuti, aumento approvato dal Consiglio comunale

Una decisione che ha scatenato le reazioni di parti sociali, sindacati, commercianti, associazioni di categoria e naturalmente... dei cittadini

Stangata Tari a Torino: la Giunta Lo Russo + 6,7% sulla tassa sui rifiuti, aumento approvato dal Consiglio comunale
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Aumenti sulla TARI del +6,7 % già dal prossimo bollettino a saldo dell'anno corrente: è questa la decisione presa dalla Giunta Lo Russo.

Aumento necessario secondo l'Assessora al Bilancio

Ma per l'assessora al Bilancio Gabriella Nardelli non c'era altra scelta causa inflazione e per mantenere la qualità del servizio. L'adeguamento previsto da ARERA, l'autorità nazionale competente in materia sarebbe potuto anzi essere addirittura più alto, fino al 13,3% nel biennio. Dunque è stato fatto uno sforzo per non applicarlo tutto.

 

Gabriella Nardelli

L'assessora spiega anche che la delibera approvata garantisce il finanziamento di agevolazioni complessive per oltre 7 milioni di euro, 5,7 dei quali destinati ai nuclei in condizione di difficoltà economica. Un'ulteriore misura agevolativa, pari a 500mila euro totali, riguarda gli enti iscritti nei registri dell'associazionismo sportivo e del Terzo Settore.

Nuove misure contro l'evasione fiscale

Si vogliono inoltre studiare misure più incisive per le attività di riscossione e contrasto all'evasione fiscale.
L'adeguamento sarà applicato in sede di saldo con il bollettino che gli utenti riceveranno a fine anno. A titolo di esempio, l'impatto per una persona che vive da sola sarà di 7,6 euro in più, da 113 a 121 euro annui; per una famiglia di due persone in 70 metri quadrati di 16,2 euro, da 242 a 258 euro; per una famiglia di 4 persone in una casa fino a 120 metri quadrati di 25,9 euro in più, da 388 a 413,9 euro.

L'ira dei sindacati

Federico Bellono, segretario generale della Cgil Torino, commenta così la decisione della Giunta Lo Russo di aumentare la tassa dei rifiuti (Tari) del 6,67%:

Federico Bellono

 

Non può che lasciare interdetti il fatto che, ancora una volta, il Comune di Torino scarichi sui cittadini l'aumento dei costi dei servizi, senza chiari criteri di equità sociale né un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, come già accaduto per il trasporto pubblico locale. Siamo consapevoli che le scelte del governo, con la legge di bilancio, hanno ridotto le risorse degli enti locali, ma non è accettabile fare cassa semplicemente aumentando le tariffe, perché chi ci rimette sono innanzitutto lavoratori e pensionati. Anche per questo motivo era doveroso un confronto, per il quale non è mai troppo tardi

Andrea Russi del Movimento 5 Stelle

La stangata non è passata inosservata da Andrea Russi che sui social parla di "salasso per i torinesi":

Andrea Russi
C'è un vecchio detto "Passata la festa, gabbato lo santo" e così, Lo Russo, pochi giorni dopo le elezioni rimette le mani nelle tasche dei torinesi.
Dopo aver aumentato le tariffe GTT, le strisce Blu, l'Irpef, la Cosap e la Cimp e le tariffe cimiteriali, oggi aumenta nuovamente la Tari del 6,67%.
E' evidente, il sindaco soffre di Aumento Compulsivo.
E per noi torinesi il salasso, purtroppo, continua.

Aumento approvato dal Consiglio comunale

Il Consiglio comunale ha approvato ieri, mercoledì 26 giugno 2024,  l'aumento delle tariffe del 6,67% della tassa comunale sui rifiuti e le relative agevolazioni. L'aumento è stato deciso, è stato precisato, come adeguamento alla crescita dell’inflazione e all’aumento dei costi.
Un adeguamento, specificano dal Consiglio, comunque inferiore rispetto alla quota massima che Arera ha stimato del 13,3% per il biennio 2024-2025.

Non sono mancare le critiche: ad attaccare è l'opposizione di centro destra che in una conferenza stampa congiunta - e poi negli interventi in Sala Rossa - ha puntato il dito contro la scelta dell'amministrazione di rialzare la tariffa del 6,6 per cento.

La maggioranza, con una mozione, ha chiesto di avviare da subito un confronto con le organizzazioni sindacali e di categoria al fine di ridurre ulteriormente nel 2025 l'impatto per le fasce sociali più deboli.

Agevolazioni

Intanto, sono state stanziate agevolazioni per circa 8 milioni di euro. La parte più grossa - 6,9 milioni di euro - è destinata alle famiglie in difficoltà, con ISEE inferiore a 24mila euro, con sconti che variano dal 15 al 45%. Altri 260mila euro sono stati destinati a sconti fino al 10% della parte variabile della tariffa, alle utenze domestiche che abbiano registrato migliori risultati in termini di incremento della percentuale di raccolta differenziata rispetto allo scorso anno. Ulteriori agevolazioni per attività commerciali e artigianali in zone della città interessate da lavori pubblici, locali destinati a culti religiosi riconosciuti dallo Stato, onlus, fondazioni di assistenza sociale e sanitaria, cooperative sociali, gestori di protagonismo giovanile e case di quartiere e utenze non domestiche che cedono gratuitamente le eccedenze alimentari per fini di solidarietà sociale.

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