Silvio Viale alle colleghe del Consiglio comunale di Torino: "Tornate a fare le casalinghe"
Le consigliere del M5S hanno lasciato l’Aula e la seduta del consiglio comunale è stata sospesa
E' il 13 gennaio 2025 quando il consigliere dei Radicali +Europa Silvio Viale, durante la discussione di un atto sulle donne migranti, si è rivolto ad alcune colleghe, in particolare all'ex compagna di gruppo Elena Apollonio (DemoS), dicendo:
"Se l'aspetto dell'antipatia personale prevale su quello politico avete sbagliato lavoro, tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe".
La risposta di Ludovica Cioria, vicepresidente del Consiglio Comunale
La risposta non si è fatta attendere.
Le consigliere del M5S hanno lasciato l’Aula e la seduta del consiglio comunale è stata sospesa.
Contro la frase incriminata si è schierata tutta la maggioranza, con un comunicato di condanna e richiesta di scuse pubbliche sostenuto anche dalle colleghe M5.
"Sentire nel 2025, in un'aula istituzionale, usare parole che mirano a delegittimare il lavoro e i ruoli delle donne, sia che facciano le consigliere nelle istituzioni sia che si occupino di lavori di cura familiare - dicono - è gravissimo e dimostra che tentare di zittire le donne è una pratica ancora in voga".
A poco è servito che Viale alla richiesta di scuse da parte della vicepresidente Ludovica Cioria, abbia risposto:
"Mia moglie è orgogliosamente casalinga, fare la casalinga non è un titolo di demerito".
All'indomani dall'accaduto, la vicepresidente del Consiglio Comunale, Ludovica Cioria, ha commentato così l'episodio:
"Ho sospeso la seduta per dare modo al consigliere Viale di riflettere su quello che aveva detto ed eventualmente di scusarsi. Noi le scuse le stiamo ancora aspettando. Quando avvengono queste vicende c'è sempre qualcuno che dice che era una battuta, qualcuno che dice che non avevamo capito. Qui però la frase è stata detta a verbale, rendendola ancora più grave. Non possiamo dispiacerci di chiedere maggiore rispetto, sarebbe un paradosso".
Silvio Viale e le accuse di molestie sessuali
Era famoso per essere sopra le righe, tra mangiate di grilli, bevute di birra in aula e quel kilt indossato in aula per rivendicare il diritto degli uomini a non rispettare il dress code giacca e cravatta.
Importante la sua battaglia per la somministrazione della pillola abortiva Ru-486 (per questo finì già sotto inchiesta nel 2006).
Poi, l'anno scorso il polverone sollevato dalle gravi accuse di violenza sessuale e l'inchiesta che lo vede protagonista non in campo politico ma in campo medico, Viale infatti è ginecolo e dirigente medico di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale S.Anna di Torino.
Sette le pazienti che sostengono che le visite mediche del ginecologo e consigliere comunale di +Europa siano tutto fuorché professionali. Gli atteggiamenti del medico durante la visita sarebbero sconfinati nella molestia, le pazienti riferiscono inoltre di aver ricevuto commenti relativi alla loro fisicità e alla sfera sessuale.
E proprio sull'onda delle accuse mosse dalle pazienti di Viale, sempre l'anno scorso alcune consigliere di Palazzo civico puntano il dito contro alcuni atteggiamenti verbali ritenuti troppo violenti. Ad esporsi sono proprio Ludovica Cioria (Pd) che ha parlato di modi verbali aggressivi ed Elena Apollonio (Demos) secondo la quale i suoi atteggiamenti sarebbero stati misogeni.
Dal canto suo Viale ha sempre risposto di essere sereno e che forse qualche sua frase è stata fraintesa.