Si dimette il sindaco di Piossasco, Pasquale Giulivi. A breve arriverà in Comune il commissario prefettizio
Il primo cittadino: "Il percorso termina qui perché sono venute meno le condizioni propriamente politiche per continuare un progetto sottoscritto e portato al voto degli elettori".
Di: Ottavio Currà
Terremoto politico a Piossasco, comune della seconda cintura di Torino. Il sindaco Pasquale Giulivi, eletto nelle amministrative del 9 giugno 2019, dopo quasi 3 anni ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino.
Le sue parole
"Lo faccio con l'imbarazzo di parlare di me e di questa esperienza amministrativa durante una guerra così devastante, così vicina a noi. Lo faccio segnalando la grande mole di lavoro fatto in questi 33 mesi di Amministrazione. L'impegno a sostenere le tante famiglie che in questi due anni si sono ulteriormente impoverite a causa della crisi pandemica. Lo sforzo congiunto insieme alle Direzioni Didattiche dei due Istituti Comprensivi per permettere la fruizione scolastica in tutte le nostre scuole. L'ammodernamento non più rinviabile della scuola materna Rodari, del nido Collodi, della scuola Morandi, della scuola Cruto, solo per segnalare gli interventi più impegnativi - ha spiegato Pasquale Giuliano - l lavoro più progettuale, quello della partecipazione ai vari bandi di finanziamento che hanno prodotto e produrranno, nei prossimi mesi ed anni, importanti investimenti per la nostra Città. In particolare, voglio sottolineare tra tutti quello di Rigenerazione Urbana che permetterà di dare un nuovo volto all'intero complesso del Polisportivo e alla Don Milani e di recuperare gli alloggi della Morandi, destinati alle situazioni di emergenza abitativa. Questo e tanto altro non è stato ritenuto sufficiente ad avere il credito necessario per continuare l'impegno amministrativo. Il percorso termina qui perchè sono venute meno le condizioni propriamente politiche per continuare un progetto sottoscritto e portato al voto degli elettori. Troppe le forti spinte identitarie dei rispettivi Gruppi della coalizione e il livello di conflittualità che ne è derivato. Troppe le divisioni non ricomposte. Troppe le aspettative personali, specie dei Consiglieri comunali, che sono state disattese. Un protagonismo che non ha trovato, a detta di alcuni di loro, gli sbocchi sperati. Protagonismo che poteva integrare il lavoro degli Assessori e che invece ha incrementato rammarichi e delusioni per le tante occasioni mancate. Ho sopravvalutato le mie capacità di mediazione e sintesi delle diverse proposte che venivano elaborate: nonostante un rinnovato sforzo metodologico programmatorio, preparato e offerto per delineare analisi e indicare priorità, non sono apparse sufficientemente accettabili le sintesi raggiunte. Insufficienti sono stati considerati i molteplici percorsi di integrazione tra Giunta-Consiglieri-Capigruppo-Coordinatori-Gruppi di Maggioranza nonostante il costante flusso d'informazioni e di riunioni. E' mia la responsabilità per non aver scelto il modello dell' "Uomo solo al comando".
Questi sono gli elementi essenziali che non si sono sviluppati, secondo quanto programmato, e pertanto hanno inficiato la progettualità politica e la fiducia di fondo che reggeva la nostra coalizione. Non voglio nascondere questi deficit dietro ai lunghi mesi di pandemia che pur un peso lo hanno avuto - ha specificato Giuliano - Non voglio accampare scuse per il turn over di più del 50% del personale comunale, che ha prodotto un reale rallentamento delle risposte della nostra Amministrazione nei confronti della Cittadinanza. Abbiamo accompagnato questo cambiamento realizzando sei concorsi e altri sei in programma entro maggio 2022 o assumendo da graduatorie di Comuni limitrofi. Abbiamo rinnovato la metà dei dipendenti in posizioni di responsabilità organizzative. Oggettive difficoltà e situazioni analoghe sono presenti in tutte le Amministrazioni Pubbliche della Città Metropolitana a partire proprio da quella di Torino.Queste sfide dovevano essere occasioni per riformulare un diverso modello gestionale più prestante della “macchina” comunale, in termini di servizi resi alla Comunità. Queste sfide dovevano essere occasioni per rinserrare le file dentro la Giunta e dentro la Coalizione. Tutto ciò non è avvenuto. E' una sconfitta politica. A nessuno piace perdere così e questo vale anche per me. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare i Colleghi Sindaci ,che mi hanno dato la fiducia indicandomi alla Presidenza all'assemblea del Cidis, e in particolare il Presidente del Consiglio di Amministrazione Mimmo Lucà, per la grande comunanza di idee e condivisione in merito allo sviluppo dei nostri servizi socio-assistenziali. E infine, un grazie ai tanti Cittadini di Piossasco che mi hanno permesso di vivere questa esperienza straordinaria. Cittadini che ho incontrato, ricevuto, visitato e conosciuto per telefono. In questo ascolto, compito istituzionale dovuto, ho avuto spesso la fortuna di riconoscere la grande dignità presente nella nostra gente, pur affrontando mille difficoltà e disavventure. Grazie di cuore. Ho davvero messo tutto me stesso per onorare la fiducia dei Cittadini di Piossasco: testa, cuore, pancia... passione tanta... Non è bastato. Ringrazio il Presidente, i Consiglieri e la Segretaria Comunale".