Consiglio regionale del Piemonte: la terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, ha proseguito l’analisi della proposta di deliberazione, proposta dallo stesso presidente, che aggiorna il Piano stralcio agricoltura, parte del Piano regionale per la qualità dell’aria. L’obiettivo resta quello di tagliare le emissioni di ammoniaca prodotte dal settore agricolo, tra le principali cause della formazione di polveri sottili (PM2.5). Il documento, prima della votazione finale, verrà sottoposto all’esame consultivo della Commissione Ambiente.
Gli allevamenti interessati dalle disposizioni
Le disposizioni interessano allevamenti bovini, suinicoli, avicoli e bufalini che superano determinati limiti di produzione di azoto, oltre agli impianti di biogas e biometano. Le misure puntano a una gestione più efficiente dei fertilizzanti organici e all’obbligo di interrare rapidamente i materiali non palabili, come il digestato, per ridurre le dispersioni in atmosfera.
Le modifiche introdotte da Sacchetto, anche con l’ausilio di dodici emendamenti approvati a maggioranza, garantiscono maggiore flessibilità: le aziende che avranno avviato gli interventi sugli impianti entro il 1° gennaio 2026 potranno completare l’adeguamento con un’eventuale proroga. Viene inoltre aperta la possibilità di adottare soluzioni tecnologiche innovative – come coperture mobili, additivi enzimatici o sistemi integrati – purché assicurino la stessa efficacia nella riduzione delle emissioni.
Sul fronte amministrativo, il provvedimento semplifica gli adempimenti: non sarà più necessario predisporre sistemi di trasmissione dati, mentre i controlli continueranno secondo le regole già stabilite a livello regionale.
Il nuovo quadro normativo mantiene invariati gli obiettivi ambientali, ma rende il percorso di adeguamento più realistico e sostenibile, accompagnando le imprese agricole piemontesi nella transizione ecologica.
Per delucidazioni sono intervenute Monica Canalis (Pd), Annalisa Beccaria (Fi), Alice Ravinale (Avs).
Salute e sicurezza sul lavoro
Su richiesta di Canalis, è stato svolto dal vicedirettore della Direzione Sanità un approfondimento di natura tecnica sulle azioni della Regione Piemonte in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alla prevenzione delle malattie professionali, inclusi i tumori a bassa incidenza, come il mesotelioma.
Ha illustrato la collaborazione con Inail, Ispettorato del lavoro e organizzazioni sindacali attraverso la Cabina di regia regionale e il potenziamento della comunicazione. Tra il 2022 e il 2025 sono stati banditi numerosi concorsi per medici e tecnici della prevenzione, con 22 nuove assunzioni e ulteriori procedure in corso, ma permangono difficoltà nel reperire personale. Per aumentare le competenze, la Regione sta attivando una nuova specialità in Medicina del lavoro all’Upo e un corso per tecnici in provincia di Cuneo, oltre a un programma formativo per operatori Asl e altri enti, in collaborazione con il Dairi di Alessandria.
A porre domande per approfondimenti sono state Canalis, Emanuela Verzella (Pd) e Ravinale.