Nessuna marcia indietro

Pesanti insulti sessisti sui manifesti della candidata sindaco Sganga: solidarietà di Appendino

La sindaca: "Se sei una donna e fai politica - o in generale hai un ruolo pubblico - sai che prima o poi gli insulti sessisti te li becchi".

Pesanti insulti sessisti sui manifesti della candidata sindaco Sganga: solidarietà di Appendino
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Un episodio increscioso e allo stesso tempo demoralizzante: i manifesti elettorali di Valentina Sganga, candidata sindaco di Torino per la compagine pentastellata sono stati presi di mira da alcuni vandali che li hanno imbrattati con insulti di stampo sessista. In difesa della donna scende in campo l'attuale prima cittadina della città sabauda Chiara Appendino che, in quanto donna esposta politicamente, ammette di aver già vissuto questo copione sulla propria pelle.

Insulti sessisti alla candidata Sganga

I manifesti elettorali di Valentina Sganga, che dovrebbe raccogliere il testimone di Appendino secondo i desideri del Movimento 5 Stelle, sono stati deturpati con insulti sessisti. La comunicazione scelta è semplice: lei ritratta in primo piano con Torino sullo sfondo. Lo slogan è un gioco di parole con il suo nome: "La tua scelta Vale". La scorsa notte hanno fatto capolino, in corso Lecce, delle "aggiunte" vandaliche sopra il volto della Sganga, il tenore? "Sono una t...a", senza contare la riproduzione stilizzata di falli a corredo.

La difesa di Appendino

"Che bella cosa la critica politica. Libera, aperta, senza filtri, specie nel tempo della comunicazione online.
La critica politica, appunto. Nei confronti di Valentina Sganga - candidata sindaca del M5S - potevano esercitarla come meglio credevano. Nei suoi 5 anni da consigliera comunale di atti politici ne ha fatti molti, e di dichiarazioni ancora di più. C'era tutto il margine possibile per contestare nel merito qualcosa su cui non si era d'accordo. E sono certa che lei non si sarebbe negata al confronto, come ha sempre fatto. Invece qualche minus habens, che evidentemente di civiltà non capisce nulla, figuriamoci di politica, ha pensato bene di imbrattare suoi manifesti con insulti sessisti. Che già gli insulti sono ignobili in sé. Figuriamoci quelli sessisti. Ma se sei una donna e fai politica - o in generale hai un ruolo pubblico - sai che prima o poi gli insulti sessisti te li becchi. Perché siamo immersi in una cultura sessista. Dove la donna sconta il peccato capitale di avere un corpo. E, se è arrivata ad avere responsabilità, di sicuro con quel corpo deve averci fatto qualcosa. C'è ancora tantissima strada da fare per eradicare questo cancro. E questa strada si deve continuare a percorrere con tutte le forze possibili. Iniziando dalle scuole, certo. Ma anche facendo come ho fatto io, come sta facendo Valentina, come fanno migliaia di donne che questo mondo lo vogliono cambiare mettendoci la faccia. Con la determinazione, l'impegno, l'intelligenza di sfidare i pregiudizi. Di sfidare una cultura sessista dominante, per quanto strisciante. Essendo pronte a fare il doppio della fatica di ogni uomo, consapevoli che nonostante tutto avremo sempre qualcosa da dimostrare. Quindi forza Vale. Vai avanti. Non sei sola. Accanto a te ci sono uomini e donne che questo mondo, come te, lo stanno cambiando. E insieme ce la faremo. Ne sono certa."

Con questo post sul suo profilo Facebook la sindaca pentastellata è corsa in soccorso della sua erede designata.

In calce arriva anche la risposta di Sganga:

Grazie Chiara, non ci facciamo intimidire da questi gesti idioti. Ma, a testa alta, continueremo a ribadire quanto siano inaccettabili e assurde le discriminazioni basate sul genere.

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