Consiglio regionale del Piemonte

Patrimonio edilizio sociale da recuperare: allo studio una legge che ne renda possibile la ristrutturazione e l’utilizzo anche temporaneo

Le opposizioni, pur apprezzando la finalità del disegno di legge, hanno evidenziato l’importanza di approfondimenti

Patrimonio edilizio sociale da recuperare: allo studio una legge che ne renda possibile la ristrutturazione e l’utilizzo anche temporaneo

Consiglio regionale del Piemonte: nella Commissione congiunta della seconda, presidente Mauro Fava e della prima Commissione, presidente Roberto Ravello, si sono tenute le prime determinazioni sul Ddl 107 di modifica della l. r. 3/2010 per la valorizzazione del patrimonio di edilizia sociale.

L’assessore Maurizio Marrone ha spiegato che la finalità principale della legge “è di consentire il recupero di quella grande parte di patrimonio di edilizia sociale rimasto bloccato dalla necessità di importanti lavori di manutenzione, che non si riescono a fare”. In sostanza si consentirebbe agli enti proprietari, soprattutto i comuni, di investire in progetti provvisori che consentano il recupero dell’immobile per l’assegnazione. Per esempio, “il ministero dell’Istruzione chiede di avere degli alloggi per degli insegnanti fuori sede e si fa carico dei costi di manutenzione di quegli alloggi. Esaurito il progetto di accoglienza degli insegnanti, questi alloggi ritornano a tutti gli effetti ad essere case popolari, però assegnabili e non bloccate perché intanto sono state ristrutturate”.

Vi sono migliaia di case, i cui costi sono a carico delle Atc, che non sono appunto assegnabili come case popolari dai Comuni. “Si utilizzerebbero, in questo modo, le risorse che gli enti ora utilizzano per accogliere i loro dipendenti in altre sistemazioni provvisorie”.

Nella seduta presieduta da Fava, sono intervenuti, oltre a RavelloNadia ConticelliMonica Canalis e Gianna Pentenero (Pd) e Alice Ravinale (Avs).

Le opposizioni, pur apprezzando la finalità del disegno di legge, hanno evidenziato l’importanza di approfondimenti. La Commissione, oltra alla trasmissione al Consiglio delle autonomie locali, ha deciso di svolgere delle consultazioni: in presenza con la Conferenza dei sindaci e i sindacati di categoria (Sunia, Sicet e Uniat), online con gli altri soggetti interessati.