Consiglio regionale del Piemonte: “Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Marco Piffari, del Brigadiere capo Valerio Daprà e del Carabiniere scelto Davide Bernardello – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco – tre servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria vita nell’adempimento del dovere e nello svolgimento del proprio lavoro. A nome del Consiglio regionale esprimo le più sincere condoglianze alle loro famiglie e la nostra vicinanza all’Arma dei Carabinieri, insieme all’augurio di pronta guarigione per i feriti”.
Omaggio ai tre carabinieri di Castel d’Azzano
L’omaggio ai tre caduti in servizio, si è inserito nella commemorazione per la 75ª Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro nell’Aula del Consiglio regionale, promossa dall’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil).
Presenti in Aula la vicepresidente della Giunta regionale Elena Chiorino, il direttore regionale dell’Inail Domenico Princigalli con la vicaria Vita Rocca Romaniello, e il vicepresidente Anmil Piemonte Giulio Garello.
Nel suo intervento, il presidente Nicco ha appunto ricordato la drammatica notizia giunta proprio durante la celebrazione della Giornata: a Castel d’Azzano, in provincia di Verona, tre carabinieri hanno perso la vita e altri militari, agenti e vigili del fuoco sono rimasti feriti in un’esplosione avvenuta in un casolare durante un’operazione di sgombero.
Richiamando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Nicco ha ricordato che “la sicurezza sul lavoro non può essere considerata un costo, ma un investimento in civiltà”.
“Sono parole che dobbiamo sentire come nostre – ha aggiunto – perché, nonostante i progressi compiuti, i dati restano drammatici: in Italia, ancora oggi, tre persone al giorno perdono la vita mentre lavorano. Tre morti ogni giorno: numeri che non possiamo accettare come inevitabili”.
Le vittime in Piemonte
Nicco ha sottolineato che nel 2024 in Piemonte le vittime sul lavoro sono state 41, ricordando che “ogni vittima è una ferita per la comunità intera. Ricordarle significa riaffermare con forza che la sicurezza sul lavoro è un diritto inviolabile e un dovere condiviso: delle istituzioni, delle imprese, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori”.
Il presidente ha infine ribadito l’importanza di un impegno comune per la prevenzione e la sicurezza: “Dobbiamo continuare ad agire, insieme, perché ogni luogo di lavoro — dal cantiere alla fabbrica, dall’ufficio al campo — sia davvero uno spazio sicuro, dove nessuno debba temere per la propria vita”.
La commemorazione si è conclusa con la lettura dei nomi delle lavoratrici e dei lavoratori piemontesi deceduti nel 2024 e con un minuto di silenzio in memoria delle vittime e dei tre carabinieri caduti a Verona.