L'ex-presidente della Regione taglia le gambe ai giallo-rossi

Nessuna alleanza Pd-M5S alle elezioni, parola dell'ex-sindaco Chiamparino

Personaggio molto schietto e apprezzato per la sua sincerità, il "Chiampa" non risparmia una stoccata al segretario dem Letta.

Nessuna alleanza Pd-M5S alle elezioni, parola dell'ex-sindaco Chiamparino
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Nessuna alleanza Pd-M5S a Torino, parola di uno degli ex-sindaci più popolari del recente passato: Sergio Chiamparino. Torna a irrompere nella scena politica torinese Chiamparino, già sindaco della città nonché ex-presidente della Regione Piemonte. Personaggio molto schietto e apprezzato per la sua sincerità a volte un po' ruvida, Chiamparino taglia le gambe all'alleanza fra Pd e M5S in vista delle elezioni comunali di quest'autunno.

"Chiampa" stronca il M5S

Nessun "modello giallo-rosso" dunque in ossequio al defunto Governo Conte-bis, nessuna alleanza con i grillini da parte del Partito democratico, nessuna obbedienza ad eventuali diktat della segreteria centrale del partito cui anzi Chiamparino tira una formidabile stoccata. Parlando dell'eventualità di qualche ordine di scuderia dall'alto, lo storico esponente torinese del Pci spara ad alzo zero: "Non credo che nessuno possa imporre questa alleanza. Mi stupirei se uno come Letta lo facesse. Non credo (...) ma è giusto che voglia farsi un'idea di cosa accade nei territori visto che fino a ieri stava a Parigi". Se non è una velata ironia questa... Ma, al di là delle interpretazioni, a Chiamparino proprio non piace l'idea di appoggiare i Cinquestelle alle elezioni. Si sa che la sindaca in carica Chiara Appendino non si ripresenta perché condannata, causando il lutto (politico) nei molti suoi fans. Servirà un candidato nuovo, quindi, per i grillini. E uno ne servirà per il Pd visto che l'unione sembra sempre più impossibile. Nessuna alleanza fra Pd-M5S quindi, almeno secondo l'opinione dell'ex-sindaco Chiamparino.

Il nodo dei candidati

Una situazione del tutto simile a quanto avverrà a Roma, dunque, dove pure si vota per le Amministrative, con la sindaca Virginia Raggi osteggiata apertamente dal Pd. Eppure..  eppure Pd e M5S, oltre a stare insieme nel Governo di "unità nazionale" odierno, si adoravano durante il passato Conte-bis. A livello nazionale grande stima e collaborazione, ma poi stringi stringi a livello locale in concreto... niente da fare! Resta quindi il nodo dei candidati: chi accetterà di rappresentare i Cinquestelle al posto della Appendino in uscita? Chi vorrà metterci la faccia per il Pd? Ovviamente, tutto il discorso riguarda solo il primo turno elettorale. Infatti, qualora servisse il ballottaggio, al secondo turno è quasi scontata l'alleanza fra i due partiti "per battere le destre".

Destre che, per la precisione, si chiamano Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia e sono già un bel po' avanti rispetto agli avversari. Il candidato c'è già e si chiama Paolo Damilano, la coalizione sembra compatta e pronta ad includere anche altre liste più o meno civiche.

 

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