Né la Appendino né la Azzolina nel Direttivo M5S: Conte taglia fuori il Piemonte
L'ex-sindaca vuole fare la mamma almeno per un po' di tempo; l'ex-ministra forse ancora ostaggio dello scandalo banchi-a-rotelle.

La Appendino e la Azzolina escluse dal Direttivo M5S. Torino e il Piemonte tagliati fuori dal progetto del Movimento5Stelle? Potrebbe anche sembrare così, viste le recenti nomine dell'ex-premier Giuseppe Conte in seno al partito.
Le due "donne di punta"
Si ipotizzava fino a ieri su quali ruoli potessero avere le due "donne di punta" del M5S ovvero Chiara Appendino e Lucia Azzolina. Ebbene l'avvocato del popolo ha deciso: nessun ruolo. Almeno non fra quelli ritenuti "di spicco" o di primario coordinamento all'interbno dei cinquestelle. La sindaca uscente di Torino, peraltro, aveva fatto capire lei in primis che non ci teneva più di tanto. La grillina biellese, invece, forse qualche aspettativa in più ce l'aveva. Chiara Appendino è a termine di gravidanza e fra poco partorisce: la sua idea è di abbandonare temporaneamente il proscenio della politica per dedicarsi un pochino di più agli affetti familiari. Una scelta di responsabilità personale e affettiva che andrebbe condivisa da tutti. Senza ironie e senza battute. Lei stessa, nell'ultima conferenza stampa post-voto (convocata e tenuta proprio mentre parlava il vincitore Stefano Lo Russo) lo aveva detto a chiare lettere: un cronista aveva chiesto cos'avrebbe fatto adesso e lei ha risposto senza mezzi termini "la mamma".
I banchi della Azzolina
Diverso il caso della Azzolina, ancora impantanata in un problema di immagine per come aveva gestito il Ministero della Pubblica Istruzione con la vicenda (rinfacciatale ancor oggi) dei banchi a rotelle. Lei dice che li volevano i présidi, ma il tam-tam mediatico e l'immaginario collettivo (convinto anche da numerosi sfottò, risibili meme e qualche fake) la considerano primaria responsabile di quello spreco. Sia come sia, né la Appendino né la Azzolina sono rientrate nelle strategie di Conte e del Movimento. Compagine alle prese, fra l'altro, con una brutta emorragia di voti: secondo molti osservatori i grillini sarebbero i veri sconfitti di questa tornata elettorale. Non solo: le due principali sindache del M5S, ovvero Virginia Raggi e la Appendino appunto, sarebbero in una posizione quantomeno... "critica" verso il Movimento. Pare addirittura che l'ex-sindaca di Roma abbia disertato le urne al ballottaggio evitando di votare Pd (come invece indicavano i vertici di partito).
Chi sono i vice nominati
In ogni caso, retroscena più o meno succulenti a parte, sembra assodato che nei piani di Conte e del M5S non ci sia posto per la Azzolina e (almeno adesso) per la Appendino. I nuovi vice dell'ex-premier, per la cronaca, sono: Paola Taverna, Riccardo Ricciardi, Alessandra Todde, Mario Turco e Michele Gubitosa. Così Conte:
"Dobbiamo incassare questa lezione e decidere ciò che vogliamo fare, ciò che vogliamo essere e ciò che non vogliamo essere. Io ci ho messo la faccia. I numeri sono testimonianze di sfiducia, segnali che non abbiamo avuto la capacità di dialogare. Progetti percepiti come utili dagli stessi cittadini. Dobbiamo impegnarci con passione, partendo dai bisogni delle realtà territoriali".
Giri di parole a parte, resta il fatto che né la Azzolina né la Appendino hanno trovato posto nel Direttivo del M5S (Movimento Cinque Stelle)
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