Legge regionale sulla montagna: una valanga di emendamenti
Pd e Lega avevano presentato i due testi, ma sono stati sommersi da ben 400 richieste di correzione (alcune presentate dallo stesso Pd).
Valanga di emendamenti, rischia di incagliarsi l'iter per la legge regionale che dovrebbe regolare la fruizione della montagna. Il Pd, insieme alle opposizioni di Movimento5Stelle e Movimento 4 Ottobre, ha presentato emendamenti per cambiare nel merito il testo unico.
Eliski e piscine naturali
In particolare, sotto la lente le norme relative alla sicurezza, all'eliski e alle piscine naturali. Al momento sono ben 400 gli emendamenti depositati dai gruppi di opposizione al Testo unificato delle proposte di legge 66 e 72, proposte presentate rispettivamente da Lega e Pd, in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani e disciplina dell’attività di volo in montagna (eliski appunto). Il provvedimento, approdato oggi in Aula, prevede una serie di modifiche alla vecchia Legge Regionale n* 2 del 2009 e recepisce le novità recentemente introdotte a livello nazionale sulla materia. Si ridefiniscono quindi le aree sciabili e di sviluppo montano, si affrontano le varie questioni legate alla sicurezza, agli obblighi dei gestori e dei direttori di pista. Ci sono poi articoli dedicati alle sanzioni in caso di violazione e alle responsabilità per chi pratica il fuoripista. Argomento questo molto sentito in tutte le comunità montane: sempre più spesso risorse pubbliche vengono spese per recuperare scriteriati che si lanciano in avventure al limite degli sport estremi (e troppo spericolati).
Tutti i punti-cardine
Nelle proposte di legge (da emendare a questo punto) della Regione Piemonte si stabiliscono anche le distanze per l’edificazione in prossimità delle aree sciabili, si rivedono le norme sulla pratica dell’eliski e s’introducono nell’ordinamento piemontese le cosiddette “piscine naturali”. La discussione nel merito del provvedimento non è ancora iniziata, a causa delle numerose le richieste sospensiva da parte delle opposizioni. E' dunque reale il rischio che la legge regionale sulla montagna si ritrovi con l'iter incagliato per questa valanga di emendamenti.
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