La Appendino saluta la città di Torino, ecco il suo post di commiato
Non sfugge il passaggio sui "finti amici" e sulle strette di mano fasulle: una stoccata a qualche personaggio politico?
La sindaca uscente Chiara Appendino saluta Torino, la città che ha guidato negli ultimi anni e lo fa con un lunghissimo (forse troppo lungo) post sul suo cliccatissimo profilo Facebook.
Alla ribalta della scena
Da oggi pomeriggio alle 15, formalmente, non sarà più lei a guidare la Città della Mole, un impegno che l'ha portata alla ribalta della scena politica e istituzionale anche a livello italiano oltre che piemontese. Non si è ricandidata, la Appendino, in quanto condannata per i tragici fatti di Piazza San Carlo, un verdetto che ha fatto molto discutere. Sia come sia, lei ha tenuto fede alla parola data ed ha onorato la promessa cinquestelle: mai condannati fra i candidati. Quindi ha fatto il fatidico passo indietro lasciando campo a Valentina Sganga (che non è arrivata neanche al ballottaggio). La Appendino d'altronde è un personaggio "tosto" che ha rivoltato Torino come un guanto e ha fatto davvero tanto: i suoi detrattori potranno discutere sul meglio o sul peggio, ma di sicuro lei ci ha messo l'anima e qualche risultato lo ha innegabilmente raggiunto.
La sintesi del commiato
Ecco, in sintesi, il sunto del suo chilometrico post di commiato:
"Quando ho iniziato questo viaggio ero una delle tante giovani donne che voleva cambiare il mondo e il modo migliore per farlo era partire dalla città che amavo. La mia Città. La mia Torino. (...) Ricordo le notti insonni, gli abbracci, le strette di mano, amiche e non. Erano chiare entrambe, il corpo non mente mai. (...) Oggi posso dire, con un pizzico di orgoglio, che lascio una Città migliore di quella che ho trovato. Una Torino che è più simile a quella che immaginavamo: più verde, più accessibile, più sostenibile, più attrattiva, più pronta al futuro. Certo, ancora molto rimane da fare. 5 anni non sono sufficienti per completare ogni progetto. (...) Porterò con me per sempre ogni momento. Compresi quelli più bui, quelli in cui non ci sembrava possibile rivedere la luce e quelli in cui ho fatto compagnia all’alba. Momenti come telefonata in cui mi dicevano, a pochissimi giorni dal mio insediamento, che il Salone del Libro sarebbe andato a Milano (e invece lo abbiamo tenuto qui). O la notte passata a battagliare con Tokyo per l’assegnazione delle Atp Finals. La decisione di non mandare in pre-dissesto il Comune a fronte di un bilancio disastroso che, invece, abbiamo scelto di risanare per tutelare scuole, strade, trasporti, verde pubblico. (...) Ci sono tuttavia persone a cui voglio dire grazie. In primis alla mia famiglia. A mio marito, Marco. (...) Un ringraziamento anche a mia figlia, Sara. Ho cercato di dedicarle tutto il tempo che ho potuto, ma inevitabilmente ha dovuto contendersi la mamma con la Città. Ho però imparato che non c’è fatica che il suo sorriso non potesse alleviare. (...) Grazie ai miei genitori, a mia nonna, a mia sorella e a tutti i miei parenti più stretti. Sono certa che, insieme a me, come me, hanno vissuto ogni singolo momento, bello o brutto. (...) Grazie alla mia Giunta e alla mia Maggioranza. Guardandovi indietro, siate orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. (...) Voglio poi ringraziare i dipendenti del Comune e della Città Metropolitana. (...) Grazie al MoVimento 5 Stelle, alla forza politica con cui mi sono candidata e che sento ancora come la mia forza politica di appartenenza, con cui condivido valori e obiettivi. (...) Sicuramente avremmo potuto fare di più ma, vi assicuro, abbiamo fatto tutto il possibile, forse, anche qualcosa in più. Di sicuro ci abbiamo messo cuore, passione e tutto il nostro impegno. Torino continuerà a brillare se, e solo se, tutti insieme, continueremo ad amarla e a prendercene cura".
Un messaggio sincero, a tratti strappa-lacrime, che dimostra ancora una volta il grande appeal di Chiara Appendino donna, mamma e figura istituzionale a tuttotondo. Una persona destinata a rimanere nella storia di Torino.
La Appendino saluta Torino con un post su Fb quindi, e questo era il suo messaggio di commiato.
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