Consiglio regionale del Piemonte

Giubileo dei detenuti, l’impegno della Garante Formaiano per tutelare diritti fondamentali

A Roma anche un incontro per rafforzare la collaborazione a livello nazionale

Giubileo dei detenuti, l’impegno della Garante Formaiano per tutelare diritti fondamentali

Consiglio regionale del Piemonte: “Il ruolo dei Garanti non deve limitarsi all’ascolto, all’attenzione e alla tutela delle persone detenute ma assumere una funzione attiva e proattiva, in stretta collaborazione con gli operatori, per costruire percorsi reali di risocializzazione e di prevenzione della recidiva attraverso l’istruzione, la formazione e il lavoro all’interno di un sistema capace di mettere al centro la persona. È tema civile e umano, cardine del nostro sistema penitenziario che, per definirsi giusto, deve poter bilanciare le ragioni della sicurezza con le finalità rieducative”. Lo dichiara la Garante regionale delle persone detenute Monica Formaiano che in occasione del Giubileo dei detenuti, che si è celebrato a Roma domenica 14 dicembre, ha preso parte a una serie di appuntamenti legati al proprio mandato.

“Un evento dal significato profondo – aggiunge la Garante – che ha richiamato l’attenzione sul dovere di tutelare e di assicurare i diritti delle persone detenute. Papa Leone XIV ha sottolineato come il Giubileo sia un momento intenso di riflessione, di attenzione alla dignità e di perdono e, soprattutto, ha evidenziato che nessuno deve essere perduto, ma tutti devono essere salvati. Ritengo le sue parole e il senso stesso del Giubileo un’ulteriore sottolineatura che il tempo della detenzione e della pena devono rappresentare un’occasione di rinascita attraverso un sistema di giustizia rispettoso dei diritti e della dignità delle persone detenute e, contestualmente, un’opportunità per la loro risocializzazione e reinserimento sociale”.

In tale occasione Formaiano ha incontrato i Garanti regionali dell’Abruzzo Monia Scalera, della Calabria Giovanna Francesca Russo e del Molise Maria Spadafora, “con le quali – spiega – ho avuto modo di confrontarmi sulle questioni più rilevanti, a cominciare dalla possibilità di creare una rete istituzionale forte e coesa, in grado di coniugare le specificità delle singole realtà regionali e la condivisione di strumenti comuni e buone pratiche creando dei percorsi condivisi anche in stretta collaborazione istituzionale con il Collegio del Garante nazionale”.

Ieri la Garante ha invece incontrato il presidente del Collegio del Garante nazionale Riccardo Turrini Vita, al quale ha illustrato luci e ombre degli Istituti penitenziari piemontesi nell’ottica di una collaborazione costante, di dialogo e di consolidamento dei rapporti istituzionali per monitorare criticità e promuovere interventi condivisi a favore delle persone private della libertà personale: “Azioni concrete – aggiunge – e programmi in grado di garantire i diritti essenziali delle persone detenute come cura e salute, che possano essere effettivo supporto sociale, che creino reali opportunità di lavoro, contribuendo a rendere tangibile la finalità rieducativa della pena”.

“Nel corso dell’incontro – conclude – ho voluto sottolineare il costante impegno della Regione Piemonte a favore delle persone detenute e sottoposte a misure di esecuzione penale esterna con fondi europei e regionali dedicati come gli sportelli lavoro carcere, quale misura di inclusione socio-lavorativa e la creazione degli sportelli multiservizi a sostegno delle persone detenute per gestire pratiche amministrative e di orientamento ai servizi sociali territoriali: tutte azioni volte a dare concretezza al dettato costituzionale della finalità rieducativa della pena”.