TORINO

Elezioni regionali, la valsusina Francesca Frediani (ex M5s) è la quarta candidata presidente

Sfiderà, con la lista "Piemonte Popolare" l'uscente presidente Alberto Cirio (Forza Italia) e le altre candidate Gianna Pentenero e Sarah Disabato (Movimento 5 stelle)

Elezioni regionali, la valsusina Francesca Frediani (ex M5s) è la quarta candidata presidente
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La consigliera uscente Francesca Frediani (ex M5s) è la quarta candidata presidente alle prossime elezioni regionali di giugno.

Piemonte Popolare

La valsusina "ambientalista" sfiderà, con la lista "Piemonte Popolare" l'uscente presidente Alberto Cirio (Forza Italia) e le altre candidate Gianna Pentenero e Sarah Disabato (Movimento 5 stelle).

Sulla sua pagina Facebook fa sapere:

"In questi giorni abbiamo avviato la procedura per presentare una lista per le prossime elezioni regionali. A causa delle ambiguità nell’interpretazione della legge elettorale piemontese, nonostante riteniamo di avervi pieno diritto, non abbiamo al momento la certezza che ci sarà consentito di presentare le liste senza passare dalla raccolta delle firme Il progetto, che si proporrà con il nome Piemonte Popolare, nasce dall’impegno di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, ManifestA e una componente di indipendenti rappresentanti della società civile, con il sostegno delle studentesse e degli studenti protagonisti negli ultimi mesi delle mobilitazioni contro il genocidio del popolo palestinese. Vogliamo proporre una reale alternativa agli schieramenti che si sono avvicendati alla guida delle istituzioni, a vari livelli, dimostrando fra destra e centro-sinistra sostanziale continuità, se non vera e propria collaborazione, rispetto a politiche che impattano in modo devastante sulla vita dei cittadini: sanità, diritti, lavoro e ambiente in primis.

Il nostro percorso è chiaramente definito dalla volontà di sostenere una visione del futuro libera dalla deriva bellicista che si sta sviluppando anche attraverso la progressiva sostituzione della nostra economia con un’economia di guerra, con il crescente impiego di risorse pubbliche, come testimonia la partecipazione della nostra Regione al finanziamento di un centro NATO.
Per questo motivo il tema della pace trova spazio centrale sia nel nostro simbolo che nel programma che proporremo ai cittadini.
Come al solito, una proposta realmente alternativa ed estranea agli schieramenti politici egemoni nel Paese, intenzionata a presentarsi al di fuori delle coalizioni di destra e centrosinistra, incontra grandissime difficoltà anche solo a poter partecipare. Per questa ragione, oltre a muoverci in tutte le sedi politiche e legali per difendere il nostro diritto a presentarci, raccoglieremo comunque le firme in tutta la regione. È una questione di democrazia!"

 

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