Elezioni Torino 2021

Damilano vs Lo Russo: sfida in tv dall'Annunziata fra i due aspiranti sindaci di Torino

Entrambi i candidati hanno condannato fortemente gli atti di violenza avvenuti sabato, a Roma, alla sede storica della CGIL.

Damilano vs Lo Russo: sfida in tv dall'Annunziata fra i due aspiranti sindaci di Torino
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Faccia a faccia fra Paolo Damilano e Stefano Lo Russo a "Mezz'ora in più", il programma del primo pomeriggio domenicale di Lucia Annunziata su Rai 3. Ribalta nazionale, insomma, per i candidati sindaci di Torino, che andranno al ballottaggio domenica, 17 ottobre 2021.

Damilano vs Lo Russo: sfida in tv dall'Annunziata

Alla domanda della conduttrice Lucia Annuziata: "Torino è stata negli anni 20', il luogo dove abbiamo visto nascere lo squadrismo contro le organizzazioni della classe operaia, avete una spiegazione per questo ritorno?", il candidato del centro - destra, Paolo Damilano, ha risposto cosi:

"L'unica spiegazione che si può dare è  che c'è grande malessere, abbiamo avuto 2 anni di pandemia. Ci sono stati 130.000 morti, c'è un disagio sociale ed economico. Chiaro ed evidente che bisogna prendere una posizione netta e ferma contro ogni forma di violenza. Noi lo abbiamo fatto fin da primo giorno in cui abbiamo manifestato l'intenzione di candidarci alla carica di sindaco. Però il tema del lavoro è importante sarà quello dei prossimi 5 anni. Io credo che per quel che riguarda il ruolo dei sindaci delle città, delle grandi città ma di tutte quelle d'Italia sia proprio quello di essere i principali protagonisti per la ripartenza economica del nostro paese. Perché non dimentichiamoci che dietro il disagio sociale, quello economico. Mi spiace, mi spiacerebbe che questi episodi potessero condizionare in qualche modo anche il voto sulle città che almeno, nel caso nostro, come lei sa, abbiamo dato forma ad una lista civica fatta dai cittadini torinesi che ha riscosso molto successo. E' la seconda forza politica qui nella città di Torino. Noi semplicemente ci siamo messi nella condizione di dire che ci siamo e che questo è un momento tragico della nostra citta. Dobbiamo dare il nostro contributo. Dobbiamo cercare di partecipare a quella che è la rinascita di una città che è fortemente in crisi, che si è accasciata su se stessa, c'è un calo demografico”.

Quanto accaduto è un problema che non politicizzi, non porti verso altre strade la questione di un ballottaggio locale. Lei è d'accordo Lo Russo su questo? Io penso che sia abbastanza determinante questa storia:

“Questo lo decideranno i torinesi. Sicuramente gli episodi sono estremamente gravi, sono da stigmatizzare, senza ambiguità. L'ambiguità in questa fasi storiche è davvero pericolosa. Ed è opportuna che tutte le forze politiche dicano con grande con grandissima chiarezza da che parte si schiarano. L'episodio di un assalto cosi organizzato ed eversivo, squadrista ad una sede sindacale, non solo ci riporta indietro ad anni che davvero vogliamo dimenticare ma soprattutto sono un campanello d'allarme per tutti coloro che i quali hanno a cuore la democrazia. Credo che davvero la questione sia piuttosto seria e penso che sarebbe veramente sbagliato in questo momento derubricare, sottovalutare quello che è capitato e sta capitando".

Si discosta un po' ma non troppo il candidato Damilano:

"Bisogna, come ho detto prima, prendere assolutamente le distanze perché questi episodi di violenza, bisogna condannarli però non bisogna davvero distrarsi. Cioè il mio vero problema è il problema che hanno i sindaci sulle città. Ci sono i 6000 anziani che stanno continuando a prendere una pensione sotto i 500€, saranno gli sfratti che diventeranno esecutivi fra poco. Quindi sicuramente torniamo a dire che la violenza va combattuta sotto ogni forma. Io l'ho detto da primo momento, sono un moderato liberale, mi sono messo a disposizione della mia città per cercare di portare benessere per i miei cittadini. Poi tutto il resto c'è la giustizia, bisogna intervenire e da parte mia ci sarà sempre e soltanto fermezza nel condannare ogni forma di violenza. Dopodiché bisogna cercare di portare delle buste paga dei lavoratori, del lavoro sulla nostra città. Perché la nostra città, lo stavo dicendo prima, è una città che sta avendo un calo demografico importante, bisogna riportare l'industria a Torino. Questo sarà il primo obiettivo che noi avremo nei prossimi 5 anni".

I due aspiranti sindaci di Torino faccia a faccia

Un confronto durato circa 40 minuti che ha visto sfidarsi sui temi della sicurezza e delle organizzazioni neofasciste e del lavoro i due candidati pronti a governare quella che fu la prima capitale d'Italia.

Annunziata: "Tutti i movimenti che fanno uso della violenza, in questo momento sono uguali in Italia?

Stefano Lo Russo ha risposto cosi:

"La violenza è sempre da condannare però non mescolerei. Nel senso che gli elementi autenticamente eversivi che sono dietro le frange della destra estrema che sono piuttosto note anche alle forze dell'ordine che stanno cavalcando in maniera organizzata la protesta sul tema dei vaccini, sono elementi di grandissima preoccupazione e mi dispiace quando esponenti politici derubricano quella che è l'autentica minaccia perché se andiamo indietro nella storia, ci rendiamo conto che è stato proprio sottovalutare lo squadrismo quello che ha portato il nostro paese in certi stati e la destra farebbe bene a prendere nettamente le distanze da questo tipo di comportamenti. Anche perché l'attacco è un attacco molto organizzato alle organizzazioni democratiche ed è un attacco a tutto tondo, quindi credo sia molto, molto sbagliato sottovalutare quello che sta capitando nel paese e sottovalutare quello che sta succedendo nelle grandi città che sono chiamate al voto. Ancora una grande chiamata democratica ai cittadini che io credo che siano una maggioranza ampia, fare rete, squadra tutti insieme contro questa destra eversiva che sta davvero minacciando, secondo me, le azioni democratiche. A Torino, nel 2018, per esempio il centro-sinistra è sceso il piazza insieme a tanti cittadini e cittadine per dire un grande sì alla TAV, è stata un'adesione convinta".

Alla domanda: Sì o no alla proposta di legge di sciogliere l'organizzazione fascista Forza Nuova?" il candidato del centro-sinistra, Stefano Lo Russo, ha risposto:

"Questo sia un primo passo, un punto di partenza. Le organizzazioni neofasciste in questo paese vanno sciolte. Bisogna applicare la costituzione che non a caso esprime con chiarezza questo concetto. Quindi se questo non è stato fatto, va fatto. Ha ragione il direttore Molinari: occorre lavorare sui fascismi striscianti nel nostro paese e credo questo sia il compito di tutte le forze politiche, anche di quelle che in questo momento sono più in difficoltà per ovvie ragioni elettorali".

Sulla stessa lunghezza d'onda, il candidato del centro- destra, Paolo Damilano:

"Da parte mia le organizzazioni criminali vanno combattute. Questo è fuori dubbio. Io continuo a dire che comunque il problema principale è il disagio sociale, economico. Qui a Torino, solo due giorni fa, in un condominio si è ribellato contro le forze dell'ordine. Sono scese, hanno combattuto, hanno ferito dei poliziotti. Questo è inaccettabile. Quindi combattiamo certamente qualsiasi forma di criminalità senza se e senza ma, ma ricordiamoci di non perdere di vista quella che è la grande sfida non solo di Torino, ma del nostro paese e io sono, assolutamente d'accordo, con le parole del segretario Landini quando diceva: ed è li che noi dobbiamo puntare. E li che si giocherà il futuro del nostro paese".

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