La proposta

Confcommercio Piemonte ai parlamentari: "Restrizioni diverse per i territori a seconda del rischio"

Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Piemonte, ritiene che debba essere introdotta anche una maggiore tassazione nei confronti dei colossi di e-commerce del web.

Confcommercio Piemonte ai parlamentari: "Restrizioni diverse per i territori a seconda del rischio"
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In una lettera diretta ai parlamentari piemontesi, Maria Luisa Coppa, presidente di Confcommercio Piemonte, richiede che siano attuate restrizioni diverse a seconda del rischio di ciascun territorio: "Gli imprenditori contestano l’equità di un provvedimento che sembra non parametrato al livello di rischio effettivo, visto che interviene senza differenziazione tra le piccole attività con accesso contingentato ovvero che si svolgono all’aperto e le altre realtà al cui interno è più probabile la formazione di assembramenti".

"Restrizioni diverse per i territori a seconda del rischio"

Il presidente di Confcommercio Piemonte, in una lettera indirizzata ai parlamentari piemontesi, si esprime circa le chiusure imposte agli esercizi commerciali della Regione. Secondo Maria Luisa Coppa (Confcommercio Piemonte), è necessario introdurre, in relazione a specifiche parti del territorio regionale ed in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, l’esenzione dall’applicazione delle misure di contenimento più gravose. Queste le sue parole nel documento inviato ai rappresentanti regionali in parlamento:

"I nostri imprenditori si interrogano in definitiva sull’utilità del sacrificio a cui sono chiamati in via pressoché esclusiva e che potrebbe risultare non sufficiente, con il rischio di proroghe fino a Natale e oltre. Questa volta è vietato sbagliare, ne va della tenuta sociale del nostro Paese. A distanza di pochi mesi dal lockdown totale della scorsa primavera e poche settimane prima del periodo dell’anno che tradizionalmente fa registrare i maggiori incassi, le imprese piemontesi del commercio, della ristorazione e del turismo sono chiamate a sopportare nuovi pesantissimi sacrifici nella lotta alla pandemia da Covid-19. In tale contesto tutti gli imprenditori del terziario di mercato si interrogano con crescente preoccupazione sul futuro delle loro aziende, dei loro collaboratori, oltre che delle loro famiglie e contestano l’equità di un provvedimento che sembra non parametrato al livello di rischio effettivo, visto che interviene senza differenziazione tra le piccole attività con accesso contingentato ovvero che si svolgono all’aperto e le altre realtà al cui interno è più probabile la formazione di assembramenti".

Dichiarazioni verso il governatore Cirio

Confcommercio Piemonte, nei confronti del Governatore regionale Alberto Cirio, ha inoltre chiesto di farsi portavoce presso il Ministro della Salute affinché sia attivata in Piemonte la facoltà di introdurre, in relazione a specifiche parti del territorio regionale ed in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, l’esenzione dall’applicazione delle misure di contenimento più gravose:

"È’ importante allora che i Parlamentari piemontesi si attivino, esercitando tutte le loro prerogative, per dare una risposta puntuale agli interrogativi e alle preoccupazioni esposte. Occorre riservare inoltre un’attenzione particolare alle misure di sostegno predisposte dal Governo, nella consapevolezza che una semplice replica o estensione delle misure già adottate nei mesi passati non sarà sufficiente per impedire la chiusura definitiva di una parte consistente delle imprese del terziario. Questa volta è vietato sbagliare, ne va della tenuta sociale del nostro Paese".

"Tassare le piattaforme e-commerce per favorire il commercio locale"

Confcommercio Piemonte, tramite le parole del suo presidente, tiene inoltre a sottolineare come questo secondo lockdown accentui ancora di più le differenze tra imprese fisiche che hanno i magazzini pieni e non possono vendere e i colossi di e-commerce del web, le quali potranno continuare con le loro attività commerciali. Maria Luisa Coppa evidenzia come un'impresa fisica abbia una tassazione del 60%, mentre i grandi big del web "siano quasi del tutto esenti da tasse" in Italia e hanno posizioni di concorrenza sleale nei confronti del commercio locale.

Dall'Ascom Confcommercio di Torino arriva così la proposta di una maggiore tassazione per le piattaforme di commercio online con denaro da redistribuire sul territorio, prontamente recepita dal Governatore Cirio e anche dalle opposizioni. Il meccanismo in questo senso è però duro e complesso, ma il presidente di Confcommercio Piemonte ritiene che l'azione verso questo obiettivo sia necessaria per una maggiore equità.

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