"Cirio, non modificare la legge sul gioco d'azzardo", in piazza Libera con Cgil e Acli
Presenti numerosi amministratori locali da tutto il Piemonte per chiedere di non allentare il contrasto alle ludopatie.
Ieri mattina, 30 giugno 2020, professionisti del sociale e del sanitario, esponenti del PD, insieme a quelli della Cgil e di alcune associazioni tra cui Libera Piemonte, Acli e Gruppo Abele si sono ritrovati davanti al Palazzo del Consiglio Regionale del Piemonte per protestare contro la modifica della legge 9/2016 sul contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico voluta dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Cosa dice la legge
La legge contiene norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico in tutela dei soggetti più fragili e inclini al vizio del gioco e anche quelle di contenimento delle attività connesse all'esercizio del gioco lecito.
Il provvedimento sul contrasto alle ludopatie, voluto dalla precedente maggioranza di centrosinistra, ad esempio, limita l'orario dei locali che ospitano slot e videolottery vincolando gli stessi a rispettare una distanza specifica dai luoghi "sensibili" come scuole, chiese, ospedali e bancomat.
La proposta di modifica che non convince
La proposta di modifica della legge, che ha come primo firmatario Claudio Leone della Lega, ha invece come priorità quello della tutela dei posti di lavoro fortemente danneggiati dalle imposizioni dettate dalla legge 9/2016, a discapito però di alcuni punti che nel tempo si sono rivelati fondamentali per contrastare il problema della ludopatia.