L'intervista

Caso Embraco, l'intervento della deputata torinese Jessica Costanzo

Il Piemonte sotto la lente.

Caso Embraco, l'intervento della deputata torinese Jessica Costanzo
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Duro commento della deputata torinese di “L’Alternativa c’è” sui casi Embraco e Stellantis e sulla nuova legge regionale sul gioco d’azzardo.

Caso Embraco, l'intervento della deputata Costanzo

«Prima Giorgetti affossa le speranze di 400 lavoratori ex Embraco, poi nonostante roboanti lobby e schieramenti di parlamentari di destra e sinistra Torino perde la gigafactory. Insomma, non avremo né il polo tecnologico dei compressori né la super fabbrica dell’automotive, ma in compenso nei bar potranno rispuntare le slot machine. La verità è che in meno di 12 ore le forze politiche di maggioranza in Regione e al Governo son riuscite ad affossare il Piemonte e Torino 3 volte».

Duro il commento di Jessica Costanzo, deputata torinese di “L’Alternativa c’è” su tre recenti notizie che riguardano il nostro territorio.

Partiamo dal caso dell’ex Embraco, multinazionale specializzata nella refrigerazione.

«La porta in faccia sbattuta dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti al progetto Italcomp ha definitivamente chiuso ogni possibilità di fusione tra Acc e l’ex-Embraco per la creazione di un polo tutto italiano per i compressori. Le modalità di questo annuncio, senza neppure riferire alle maestranze, dimostra che per il ministro Giorgetti il destino delle 400 famiglie del sito di Riva di Chieri era già considerato segnato. A parole gli slogan del “prima gli italiani e i piemontesi”, nei fatti diventa prima gli investitori privati».

Passiamo alla decisione di Stellantis (il gruppo che riunisce Fiat, Chrisler e Peugeot) di non aprire la gigafactory a Torino Mirafiori.

«Una doccia fredda per Torino: niente insediamento a Mirafiori, né altrove in Piemonte. La grande fabbrica di motori elettrici si farà sì in Italia, ma a Termoli, in Molise. La città e la regione hanno perso una enorme occasione di sviluppo. Al Politecnico di Torino abbiamo una competenza all'avanguardia nel settore automotive e un centro di ricerca avanzatissimo sulle batterie al litio, ma nulla è valso per la scelta del Governo. Evidentemente la Lega al governo del Piemonte e i parlamentari di maggioranza non sono riusciti a farsi valere».

Infine, settimana scorsa è stata approvata la nuova legge regionale sul gioco d’azzardo, nonostante molte polemiche anche in maggioranza.

«Adesso le tabaccherie che avevano gli apparecchi prima del 2016 e hanno dovuto toglierli potranno rimetterli. Così le sale gioco. Tolto inoltre il potere ai sindaci di imporre orari di spegnimento degli apparecchi più stringenti di quelli regionali, che ora fissano la chiusura dalle 23 alle 9. La Lega, con questa legge, contribuisce ad aumentare il rischio per centinaia di cittadini e le loro famiglie di ripiombare nel tunnel dell’azzardo patologico, con evidenti ripercussioni anche sul servizio sanitario regionale».

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