Aumento dell'Irpef in Piemonte, il M5S: "Un aumento delle tasse è impensabile, soprattutto nei confronti del ceto medio"
Gli scaglioni dal 2024 non sono più di quattro ma tre

Anche il Piemonte cambieranno le fasce dell'Iperf (l’Imposta sul reddito delle persone fisiche): non saranno più quattro ma tre. Un cambiamento che è stato bollato come da cittadini e da una parte della politica come l'ennesima "patata bollente" nei confronti delle classi del ceto medio-basso, che più di altre risentono degli effetti della pressione fiscale in Italia.

Sull'adeguamento dai quattro ai tre scaglioni è intervenuto il M5s in Commissione Bilancio in Regione Piemonte.
I consiglieri regionali M5s Sarah Di Sabato, Alberto Unia, Alberto Unia,
Pasquale Coluccio in una nota:
"In Commissione Bilancio abbiamo chiesto chiarimenti alla Giunta Cirio in merito alle notizie di stampa sugli aumenti delle aliquote dell’IRPEF sui redditi medi e medio-bassi.
L’assessore Tronzano non ha escluso il ritocco delle aliquote, spiegando che tutti i bilanci regionali stanno vivendo difficoltà, principalmente a causa dei sacrifici richiesti dal governo centrale. Sarà necessario attendere il giudizio di parifica della Corte dei Conti, che arriverà il 16 luglio, per sapere se la Regione sarà chiamata a mettere mano alle aliquote.
Per il Movimento 5 Stelle un aumento delle tasse è impensabile, soprattutto nei confronti di un ceto medio sempre tartassato dall’imposizione fiscale e che già oggi fatica a far fronte a tutte le spese. In questi anni le risorse non sono mancate, a partire dai fondi piovuti sulla Regione grazie all’operato del Governo Conte sul PNRR, che hanno permesso di avviare interventi rilevanti sull’edilizia sanitaria, sull’edilizia residenziale pubblica, sul contrasto al dissesto idrogeologico e la tutela dell’ambiente, perfino sulle borse di studio. Avremmo dovuto cogliere l’occasione per lavorare sul bilancio con lungimiranza e programmazione, invece - nonostante le promesse della Giunta Cirio - le tasse rischiano di aumentare: è successo con il bollo sulle auto ibride e potrebbe succedere a breve con l’IRPEF.
Fa male, soprattutto, che i sacrifici richiesti dallo Stato non vadano a finanziare un aumento delle risorse per la sanità, ma il riarmo e la follia belligerante voluti dal Governo Meloni.
Un aumento delle aliquote dell’IRPEF va sventato in tutti i modi. Attendiamo il giudizio di parifica per avere un quadro più chiaro, ma come Movimento 5 Stelle faremo il possibile per evitare l'ennesima mazzata ai danni dei cittadini e delle cittadine piemontesi".