Chivasso

Aperitivi disobbedienti, Marocco: "Le leggi vanno rispettate"

Il vicesindaco metropolitano interviene sul caso della Torteria di Chivasso.

Aperitivi disobbedienti, Marocco: "Le leggi vanno rispettate"
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Aperitivi disobbedienti: sul caso della Torteria di Chivasso interviene anche il vicesindaco metropolitano, Marco Marocco.

Aperitivi disobbedienti

"Siamo tutti convinti che si debba poter lavorare per far vivere le nostre città anche attraverso manifestazioni stimolanti ed attrattive: ma non possiamo tollerare l'arrivo di pullman carichi di negazionisti che utilizzano il caso della torteria di Chivasso per  sfidare lo Stato, negando la pandemia e strumentalizzando politicamente".

Il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Marco Marocco, amministratore comunale di Chivasso, interviene oggi sui cosiddetti "aperitivi disobbedienti" che da settimane si ripetono alla Torteria di via Orti a Chivasso, diventando un appuntamento fisso del sabato sera.

"Anche sabato scorso più di 100 persone senza mascherine, in barba a tutte le regole anti covid, si sono dati appuntamento nel locale attraverso i social"  commenta preoccupato Marocco che sottolinea come il sindaco di Chivasso Claudio Castello abbia sollecitato l'intervento della prefettura, sia in merito alle violazioni che per tutelare i ristoratori e i commercianti che hanno sempre rispettato le regole.

"Si è superato il limite"

"Si è davvero superato il limite - aggiunge Marocco - la politica è chiamata ad intervenire soprattutto alla luce delle strumentalizzazioni dell'estrema destra: dobbiamo tutelare la maggioranza dei cittadini e dei commercianti che rispettano le leggi dello Stato, ricordando i drammi vissuti  da migliaia di famiglie che in Piemonte hanno avuto vittime a causa del covid".

Marocco conclude: "la totalità dei commercianti vuole riaprire, ma in sicurezza e non sfidando la scienza. Lo Stato, la Regione Piemonte e tutti gli amministratori locali stanno operando per tornare il prima possibile alla normalità,  nel rispetto delle leggi e nel contrasto forte alla diffusione della pandemia". 

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