piemonte

Non ha fatto in tempo a cadere la prima neve che manca già l'acqua: previsioni fosche per i prossimi mesi

Il quadro è di grande incertezza e l'estremizzazione degli eventi atmosferici porta a situazioni estremamente diverse in aree del Paese anche molto vicine tra loro

Non ha fatto in tempo a cadere la prima neve che manca già l'acqua: previsioni fosche per i prossimi mesi
Pubblicato:

Nonostante i primi fiocchi di neve caduti in questi giorni in Piemonte, la siccità continua a far paura con un deficit pluviometrico che si attesta sul 58% e a -89% sui bacini dei fiumi Tanaro e Bormida, ma fa registrare un surplus di pioggia invece su quello della Dora Baltea.

I dati

Secondo i dati Arpa a novembre, per quanto riguarda l'indice Swe (Snow Water Equivalent), ci sarebbe un ammanco medio del 33% che arriva al 60% nella fascia settentrionale e all'80% nel Piemonte meridionale, diversa la situazione sul bacino della Dora Baltea con una sovrabbondanza di neve pari al 29%.

Anche il bilancio idrologico risente della scarsità di precipitazioni; nei bacini meridionali, le riserve idriche sono inferiori alla media di quasi il 56% ed alcuni fiumi registrano scarti negativi preoccupanti: Varaita Tanaro segnano -23% sulla media,  così come sotto media mensile scendono Stura di Lanzo e Toce; anche le portate del fiume Po risultano in crescita, ma ancora nettamente inferiori alla media storica mensile.

Italia a macchia di leopardo

Insomma, il quadro è di grande incertezza e l'estremizzazione degli eventi atmosferici porta a situazioni molto diverse tra aree del Paese anche molto vicine tra loro. Va detto che secondo i dati dell’Osservatorio Anbi sulle risorse idriche, la situazione idrologica appare migliore rispetto alle recenti annate sempre però con differenze sostanziali da regione a regione e persino da zona a zona.

Ecco allora l'esigenza di nuove infrastrutture e schemi idrici capaci di calmierare i picchi e garantire sicurezza idrogeologica come ribadito da  Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi, Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue, al TGR Piemone. Aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi:

E' necessario avviare urgenti politiche di adattamento per aumentare la resilienza delle comunità. I nostri interventi sul territorio vanno in questa direzione, ma servono scelte di sistema Paese.

 

Seguici sui nostri canali