Risultati incoraggianti

Crédit Agricole in Italia 2020, utile netto a 737 milioni di euro

L’attività commerciale si conferma dinamica, con una crescita del Totale dei Finanziamenti.

Crédit Agricole in Italia 2020, utile netto a 737 milioni di euro
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Il Gruppo Crédit Agricole in Italia a fine 2020 ha fatto registrare un risultato netto aggregato di 737 milioni di euro (-13% a/a), di cui 571 milioni di euro di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole.

Crédit Agricole in Italia 2020

L’andamento è influenzato da accantonamenti prudenziali a fronte della crisi Covid-19. L’attività commerciale si conferma dinamica, con una crescita del Totale dei Finanziamenti all’economia che sale a 77,6 miliardi di euro (+2% rispetto al 2019) e una Raccolta Totale1 che aumenta a 270 miliardi di euro (+3% a/a).

Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con 14 mila collaboratori e circa 4,6 milioni di clienti grazie ad un Gruppo composto, oltre che dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche dalle società di Corporate e Investment Banking (CACIB), Servizi Finanziari Specializzati (Agos, FCA Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Italy e CA Indosuez Fiduciaria).

La stretta collaborazione tra le società operanti nelle diverse aree di business, garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia ed integrata, a beneficio dei propri clienti e di tutti gli attori economici.

I risultati al 31 dicembre 2020

  • Utile netto pari a 206 milioni (ante svalutazione dell’avviamento); escludendo anche i contributi sistemici e gli oneri straordinari sostenuti per l’emergenza Covid-19, il risultato sarebbe pari a 264 milioni.
  • Rilancio dell’attività commerciale, tornata ai livelli pre-crisi, con il quarto trimestre dell’anno che ha segnato un record di produzione: prestiti per acquisto abitazioni +9,0% T4/T4 e volumi di collocamento prodotti legati al wealth management in aumento del +9,0% T4/T4.
  • Significativo sviluppo delle masse: incremento dei finanziamenti a famiglie e imprese (+7,6% a/a), espansione della raccolta diretta clientela (+10,6% a/a) e del risparmio gestito (+5,0% a/a).
  • Indice di Raccomandazione del Cliente: +8 punti nel 2020, che posiziona il Gruppo CA Italia al 2° posto per soddisfazione tra le banche universali in Italia.
  • Progressiva ripresa della redditività: il quarto trimestre 2020 registra il livello di ricavi più elevato da inizio anno, in crescita rispetto all’anno precedente (+0,6% T4/T4).
  • Costante attenzione alla qualità del credito: in miglioramento l’NPE ratio netto a 2,96% (vs 3,5% a dic-19) con riduzione dello stock di NPL lordi pari al -12,3% da inizio anno, grazie anche alle cessioni di crediti deteriorati per oltre 500 milioni, concentrate prevalentemente nel quarto trimestre.
  • Elevato livello di liquidità con LCR (242%) pari ad oltre il doppio dei requisiti regolamentari e solida posizione patrimoniale con un CET 1 Ratio pari a 14,0% e Total Capital Ratio al 19,7%.
  • Lanciata Offerta Pubblica di Acquisto volontaria con corrispettivo in denaro sulla totalità delle azioni del Credito Valtellinese S.p.A., che consoliderà la posizione competitiva del Gruppo in Italia.
  • Raggiunto l’80% di colleghi abilitati allo smart working.
  • Grande attenzione alla formazione delle persone: erogate nel 2020 oltre 500 mila ore di formazione online, grazie a più di 600 corsi e 50 aree tematiche, in grado di creare percorsi formativi personalizzati.
  • È stato inaugurato Le Village by CA Parma, che si affianca a quello di Milano: già presenti 29 startup, 14 abilitatori e 17 partners, tra cui le principali aziende e istituzioni dell’Emilia-Romagna.
  • Confermato e ulteriormente rafforzato l’impegno nel sociale: il valore d’insieme delle attività del Gruppo in Italia è stato pari a più di 3 milioni di euro. Tra le iniziative più importanti la raccolta da 1,5 milioni di euro a favore della Croce Rossa Italiana e l’acquisto di 82 macchine per la ventilazione assistita per i numerosi ospedali del territorio durante la fase critica dell’emergenza.
  • Il portale di crowdfunding, CrowdForLife, ha festeggiato nel 2020 il primo anno di attività con una raccolta pari a circa 1,7 milioni di euro. Lanciata Crédit Agricole for Future, iniziativa a scopo sociale estesa ad associazioni ed enti, oltre che a tutto il Gruppo Crédit Agricole in Italia, per sostenere progetti relativi a educazione, inclusione e riduzione delle diseguaglianze.

Redditività resiliente

I risultati del 2020 confermano la capacità del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia di generare redditività sostenibile nonostante l’emergenza sanitaria.

L’utile netto, escludendo le rettifiche di valore su avviamento, si attesta a 206 milioni di euro, in calo del -34,4% a/a, dato che include rettifiche addizionali su crediti sia per i futuri impatti legati al Covid-19 che per proseguire nel processo di derisking, per un totale di 192 milioni. Il risultato sarebbe pari a circa 264 milioni, escludendo il contributo ai fondi sistemici e gli oneri straordinari sostenuti per la gestione dell’emergenza sanitaria.

Rilancio commerciale a supporto dell’economia reale

A sostegno di famiglie e imprese sono stati messi a disposizione e già erogati 2,4 miliardi su prestiti Garantiti dallo Stato, oltre che un plafond di 10,8 miliardi di moratorie. Nel corso dell’anno, il Gruppo ha inoltre concesso oltre 41mila prestiti relativi al DL Liquidità, di cui l’87% con importo fino a 30 mila euro, e sviluppato il protocollo di collaborazione con SACE “Garanzia Italia”, volto a sostenere la ripresa del comparto produttivo.

Il quarto trimestre ha confermato la ripresa iniziata nel trimestre precedente sul fronte della produzione commerciale. In particolare:

  • il trend dei prestiti per acquisto abitazione riflette pienamente il ritorno a livelli pre-crisi: lo stock risulta in aumento del +5,5% a/a, con il numero di nuovi prestiti in crescita del +9,0% rispetto al T4-19 e con il mese di dicembre che segna un record di produzione;
  • volumi di collocamento prodotti legati al wealth management in aumento del +9,0% T4/T4, e positivo l’andamento del comparto bancassurance con nuove polizze danni che aumentano del +30,0% rispetto al T4-19, grazie anche ad un ampliamento del catalogo prodotti a disposizione della clientela.

Beneficiano del rilancio commerciale anche i volumi, che mostrano un andamento positivo in tutte le principali componenti. In sintesi:

  • impieghi2 in aumento del +7,6% a/a sostenuti dall’andamento positivo sia del comparto mutui casa che dei finanziamenti alle imprese;
  • raccolta diretta in aumento del +10,6% a/a trainata dal trend di forte crescita dei risparmi detenuti in liquidità come tutela dalla crisi;
  • risparmio gestito in aumento del +5,0% a/a con una dinamica virtuosa dei flussi netti.

Ripresa dei ricavi e contenimento degli oneri

Sebbene la variazione verso il 2019 resti negativa a causa degli effetti legati alla crisi da Covid-19, la redditività si dimostra in ripresa sostenuta dalla dinamica attività commerciale con ricavi che nel quarto trimestre 2020 raggiungono, in termini assoluti, il livello massimo dell’anno ed evidenziano una crescita del +0,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.

In particolare, le commissioni su risparmio gestito hanno consolidato sul fine anno il percorso di recupero iniziato nel terzo trimestre, con gli ultimi tre mesi dell'anno che registrano il dato migliore del 2020, in aumento del +5,0% rispetto al T4-19.

Si conferma il percorso di contenimento degli oneri già avviato nel corso dell’anno grazie alle azioni di efficientamento e razionalizzazione: i costi operativi ordinari registrano un calo del -3,0% a/a nonostante ammortamenti in aumento a seguito della crescita degli investimenti a supporto del business (+5,1% a/a). Anche in questo anno d’incertezza il Gruppo ha continuato ad investire a supporto dei clienti, del business e dell’innovazione.

Costante attenzione alla qualità del credito

Le incidenze dei crediti deteriorati netti e delle sofferenze sono in ulteriore riduzione a/a e si attestano rispettivamente a 2,96% (vs. 3,5% dic-19) e 0,9% (vs. 1,3% dic-19). Lo stock di NPL lordi evidenzia una contrazione del -12,3% a/a, anche a seguito delle cessioni di crediti deteriorati per oltre 500Mln lordi nell’anno, concentrate nel quarto trimestre. Le coperture del portafoglio non performing risultano pari a 51,2% e a 68,4% per le sofferenze. Robusto buffer sui crediti in bonis, pari a 0,6% a dicembre 2020.

Il default rate si attesta all’1,0%, in linea con quanto registrato a dicembre 2019 prima delle crisi da Covid-19, e comprende l’effetto legato all’applicazione della recente normativa in tema di definizione di default. Contabilizzate rettifiche straordinarie addizionali per 192 milioni, legate per lo più alla revisione dello scenario macroeconomico legato ai futuri impatti relativi al Covid-19 e all’operazione di cessione di uno stock di NPL, che portano il costo del credito a 84 bps. Al netto di tali rettifiche, il costo del credito ordinario ammonterebbe a 46 bps.

Confermata solidità patrimoniale

Elevato livello di liquidità con LCR (242%) pari ad oltre il doppio dei requisiti regolamentari. Solida anche la posizione patrimoniale con un Common Equity Tier 1 Ratio pari a 14,0% e un Total Capital Ratio pari a 19,7%, che rappresenta un buffer di capitale ampiamente superiore rispetto al livello minimo richiesto dalla BCE per il 2020.

Rettifiche di valore su attività intangibili

In accordo con la Capogruppo Crédit Agricole SA, è stata effettuata una svalutazione dell’avviamento per complessivi 260 milioni. L’operazione, i cui riflessi sono riconducibili a meri aspetti contabili, non ha alcun effetto sulla redditività prospettica, sui flussi di cassa, sulla
liquidità, sulla solidità e sui coefficienti patrimoniali.

Offerta Pubblica di Acquisto

Come comunicato in data 23 novembre 2020, Crédit Agricole Italia ha lanciato un’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria con corrispettivo in denaro sulla totalità delle azioni di Credito Valtellinese S.p.A.

L’operazione, che sarà finalizzata interamente in contanti, consoliderà la posizione competitiva del Gruppo in Italia, generando valore a beneficio di tutti gli stakeholder, comunità locali e territori tramite un modello di banca universale competitivo e completo, incentrato sul cliente.

L’offerta rappresenta un’estensione della partnership strategica di Crédit Agricole con Credito Valtellinese, supportata da una forte affinità industriale e culturale, ed in linea con la strategia di crescita sostenibile di Crédit Agricole Italia. Sulla base dell’esperienza maturata tramite integrazioni di successo di altre banche, Crédit Agricole Italia è fiduciosa di integrare Credito Valtellinese senza difficoltà.

Inoltre, in data 5 febbraio 2021, la Commissione Europea ha autorizzato l’operazione di concentrazione fra i gruppi bancari Crédit Agricole Italia e Credito Valtellinese. Alla luce di tale decisione della Commissione Europea, la Condizione Antitrust risulta verificata.

Centralità del cliente e Innovazione

In un anno fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria ancora in corso, Crédit Agricole Italia ha garantito ai clienti l’operatività su tutti i territori anche nei momenti più difficili, implementando nuovi servizi, consentendo ai gestori retail, private e ai consulenti finanziari di lavorare in web collaboration.

Crédit Agricole Italia ha istituto una task force dedicata con più di 120 collaboratori che è al lavoro fin dall’inizio dell’emergenza per gestire tutte le esigenze straordinarie della clientela.

L’Indice di Raccomandazione del Cliente si posiziona a +8 punti nel 2020 (in crescita rispetto al 2019), collocando il Gruppo CA Italia al secondo posto tra le banche universali in Italia. Un risultato frutto di un notevole impegno su questo fronte e delle numerose iniziative messe in atto, volte al continuo rafforzamento della soddisfazione dei clienti.

È stato inaugurato nell’ottobre scorso Le Village by CA Parma, ecosistema dell’innovazione che si affianca a quello già operativo a Milano: già presenti 29 startup, 14 abilitatori e 17 partners che comprendono le principali aziende e istituzioni dell’Emilia Romagna. Le startup operano principalmente, ma non esclusivamente, in cinque diversi ambiti: Pharma & Life Science, AgriFood Tech, Regenerative, Meccanica e Mobilità, Automazione industriale e Digital.

A fine giugno è stato inaugurato un nuovo Hub a Brescia, che segue quelli già aperti in altre regioni d’Italia, per offrire in un unico luogo tutti i servizi di Crédit Agricole Italia con figure specialistiche che operano in costante sinergia.

Impegno per le persone e la formazione

Per continuare a fronteggiare l’emergenza, la Banca ha mantenuto attivi tutti i protocolli di salute e protezione a garanzia della sicurezza di colleghi, clienti e cittadini, mettendo a disposizione gratuitamente per tutto il personale i dispositivi di protezione individuale e la possibilità di effettuare in maniera continuativa test sierologici e tamponi rapidi, su base volontaria.

La Digital Academy, la piattaforma di formazione online interna, ha erogato nel corso del 2020 oltre 500 mila ore formative (pari a circa 74.000 giornate di formazione), con il coinvolgimento della quasi totalità della popolazione aziendale, per una media di circa 60 ore di formazione pro-capite (pari a circa 8 giorni).

Oggi sono a disposizione di tutti i collaboratori 50 aree tematiche e oltre 600 corsi (+113% a/a), in grado di offrire formazione online personalizzata. Tra questi, un percorso specifico dedicato alla soddisfazione del cliente, che ha registrato quasi 10.000 accessi, e un percorso dedicato alla team leadership da remoto, che ha visto oltre 7.000 visite.

Ha raggiunto l’80% il numero di collaboratori abilitati allo smart working, uno strumento che ha avuto un impatto estremamente positivo per quanto riguarda i rapporti sociali, la culturad’impresa e l’organizzazione del lavoro.

Novembre è stato per il Gruppo un mese di approfondimento sui temi della Diversità e dell’Inclusione, in linea con il Mois de la Diversité organizzato da Crédit Agricole SA, con appuntamenti e testimonianze che ci hanno accompagnato alla scoperta di vari volti della Diversità: le differenze generazionali, le disabilità e la diversità di genere, con un’elevata partecipazione da parte dei colleghi.

Impegno per il sociale e la sostenibilità

In linea con la ragion d’essere del Gruppo “Agire ogni giorno nell’interesse dei nostri clienti e della società”, Crédit Agricole Italia nel 2020 ha proseguito nel suo impegno nel sociale, in special modo in questi mesi di grande difficoltà per i cittadini.

Tra le iniziative più importanti Crédit Agricole Italia ha provveduto all’acquisto di 82 macchine per la ventilazione assistita durante la fase critica dell’emergenza, insieme ad altre attrezzature, per numerosi ospedali del territorio che ne avevano urgente necessità (in sinergia con le Fondazioni azioniste: Cariparma, Piacenza e Vigevano, Carispezia, San Miniato, Lugo, e altre Fondazioni del territorio: Cesena, Rimini, Faenza).

Queste iniziative si sommano ai vari contributi di solidarietà per numerose Istituzioni del territorio e all’iniziativa di crowdfunding a favore della Croce Rossa Italiana finalizzata durante il lockdown, con cui sono stati raccolti in totale 1,5 milioni di euro grazie all’impegno di tutte le società del Crédit Agricole in Italia, al Payroll Giving, ai contributi diretti dei dirigenti e dei dipendenti di Crédit Agricole Italia, di Agos e di Amundi Italia, insieme alle donazioni di clienti e fornitori.

Il portale di crowdfunding, CrowdForLife, ha festeggiato nel 2020 il primo anno di attività con una raccolta pari a circa 1,7 milioni di euro. Sul portale è stata recentemente lanciata Crédit Agricole for Future, una call sociale di tutto il Gruppo Crédit Agricole in Italia per sostenere progetti uniti da tematiche comuni: educazione, inclusione e riduzione delle diseguaglianze.

Parma, 11 febbraio 2021

In data 11 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati e su proposta di Giampiero Maioli, CEO del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha preso atto dei risultati economici e finanziari del 2020.

Le principali società che compongono il Gruppo sono Crédit Agricole Italia S.p.A.(capogruppo), Crédit Agricole FriulAdria S.p.A., Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. consolidate integralmente.

Sintesi dati di gruppo

Dati economici

- Risultato netto, al lordo della svalutazione dell’avviamento, pari a 206 milioni (vs. 314 milioni del 2019)
- Risultato netto pari a -53,4 milioni
- Ricavi a 1.894 milioni (-3,0% a/a)
- Oneri Operativi a 1.240 milioni (+0,4% a/a)
- Costo del credito a 422 milioni e pari a 84 bps

Dati patrimoniali

- Patrimonio Netto di Gruppo a 6,4 miliardi (-1,4% a/a)
- Crediti verso Clientela pari a 50,2 miliardi (+7,6% a/a)
- Raccolta diretta a 55,0 miliardi (+10,6% a/a)
- Raccolta gestita a 39,9 miliardi (+5,0% a/a)

Ratio di Gruppo

- Incidenza deteriorati netti pari a 2,96% e incidenza sofferenze nette a 0,9%
- Copertura deteriorati netti a 51,2% e sofferenze a 68,4%
- Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded a 14,0%
- Total Capital Ratio a 19,7%
- LCR pari a 242%

I risultati di conto economico del 2020

I proventi operativi netti si attestano a 1.894 milioni, in calo del -3,0% rispetto all’anno precedente, e riflettono un anno caratterizzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria e dal conseguente rallentamento dell’economia.

Gli interessi netti ammontano a 976 milioni e registrano un calo del -3,4% rispetto all’esercizio precedente. Il dato è influenzato anche dalla dinamica di mercato che, con tassi spinti verso nuovi minimi storici dalle misure espansive delle Banche Centrali ed ormai in territorio stabilmente negativo, ha favorito le richieste di rinegoziazione dei finanziamenti erogati alla clientela.

Le commissioni nette sono pari a 880 milioni e risultano in diminuzione del -4,3% a/a, con un calo comune sia al comparto tradizionale che al comparto di gestione, intermediazione e consulenza. Tale dinamica risente della riduzione dell’operatività bancaria commerciale nel periodo del lockdown e del conseguente rallentamento della produzione commerciale nei mesi immediatamente successivi, che ha portato a minori proventi da collocamento prodotti.

A seguito dell’allentamento delle misure di distanziamento sociale, il comparto commissionale ha evidenziato una progressiva ripresa tornando ai livelli di inizio anno.

Gli oneri operativi complessivi ammontano a 1.240 milioni di euro, in aumento del +0,4% a/a, in ragione dei maggiori costi specifici sostenuti per fronteggiare l’emergenza Covid unitamente ai maggiori contributi sistemici richiesti nella soluzione delle crisi bancarie. Infatti, gli oneri includono i contributi al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e al Fondo di Risoluzione Unico (FRU) pari a 58 milioni, in aumento del +42,6% a/a.

La componente ordinaria, escludendo il contributo ai fondi sistemici ed i costi straordinari legati all’emergenza coronavirus, si conferma in riduzione evidenziando un calo del -3,0% a/a grazie al continuo efficientamento operativo.

Le rettifiche di valore nette su crediti e su attività finanziarie si attestano a 422 milioni, in aumento rispetto al 2019 (+74,7% a/a). L’incremento è dovuto a rettifiche addizionali pari a 192 milioni, che sono state contabilizzate nel corso dell’anno per tenere conto della revisione dello scenario macroeconomico impattato dal Covid-19, delle quali 62 milioni in stadio 1 e 2 per l’effetto dello scenario forward looking coerente con i principi IFRS 9, e 130 milioni in stadio 3 relative principalmente ad adeguamenti di valore sul portafoglio deteriorati. Il costo del rischio di credito (rapporto fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela) risulta pari a 84bps.

Realizzata, nel primo semestre dell’anno, una plusvalenza lorda pari a 65 milioni in seguito all’operazione di sale e lease back relativa ad un immobile di Milano.

Si è provveduto, in un contesto perdurante di tassi bassi, ad un impairment5 dell’avviamento pari a 260 milioni di euro. L’operazione non ha alcun riflesso sulla redditività prospettica, sui flussi di cassa, sulla liquidità, sulla solidità e sui coefficienti patrimoniali.

Includendo l’insieme degli elementi non operativi e straordinari, il risultato netto di Gruppo registra una perdita pari a -53,4 milioni di euro.

Lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020

Le masse totali, risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta e risparmio gestito si attestano a 145,1 miliardi di euro.

Gli impieghi verso la clientela ammontano a 50,2 miliardi di euro, in aumento del +7,6% a/a, sostenuti dall’ andamento positivo di tutti i canali e dall’apporto rilevante delle erogazioni legate al DL Liquidità.

Lo sviluppo dei volumi è stato conseguito mantenendo una costante attenzione alla qualità del credito: in riduzione l’incidenza sia del totale crediti deteriorati netti (2,96% vs 3,5% di dic-19) che lordi (5,8% vs 7,1% di dic-19). In tenuta le coperture rispetto al 2019 nonostante la cessione di uno stock di NPL: copertura deteriorati pari a 51,2% e sofferenze a 68,4%.

La raccolta gestita si assesta a 39,9 miliardi di euro, in aumento del +5,0% a/a grazie alla dinamica positiva dei flussi netti. L’andamento è comune sia ai patrimoni gestiti (+3,3% a/a) che al comparto assicurativo (+6,4% a/a).

La raccolta diretta si attesta a 55,0 miliardi di euro, in aumento del +10,6% a/a, beneficiando della crescita della base depositi verso clientela. Il Gruppo ha inoltre sottoscritto il finanziamento TLTRO III della BCE per 9,5 miliardi.

Posizione di liquidità più che soddisfacente con LCR pari a 242%. Si conferma inoltre la solidità patrimoniale del Gruppo che supera ampiamente i requisiti prudenziali minimi assegnati dalla BCE per il 2020, con un Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded al 14,0%, Tier1 Ratio a 16,6% ed un Total Capital Ratio al 19,7%.

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