Li aiutano ad attraversare le strade

Campagna di salvaguardia dei rospi al via, i volontari si mobilitano

Operatori della Città Metropolitana di Torino, guardie ecologiche volontarie e semplici cittadini amanti dell'ambiente si mobilitano.

Campagna di salvaguardia dei rospi al via, i volontari si mobilitano
Pubblicato:
Aggiornato:

Prende ufficialmente il via la "Campagna di salvaguardia dei rospi". In questo periodo, verso fine inverno e inizio primavera, i rospi si accoppiano e si spostano attraversando anche le strade. Rischiano quindi di essere schiacciati dalle auto e ci sono delle persone che tentano di evitare questa morìa.

a rospi3
Foto 1 di 7
a rospi6
Foto 2 di 7
a rospi5
Foto 3 di 7
a rospi4
Foto 4 di 7
a rospi2
Foto 5 di 7
a rospi1
Foto 6 di 7
a rospi7
Foto 7 di 7

 

Ormai da 11 anni, la funzione specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino affronta con successo quella che si può considerare come una vera e propria emergenza faunistica: la strage di cui rischiano di essere vittime migliaia di rospi. Alla fine dell’inverno, gli anfibi partono dai luoghi riparati in cui svernano in stato di ibernazione e raggiungono gli stagni in cui si riproducono, approfittando delle temperature più miti e delle piogge che aumentano l'umidità dell'atmosfera. Tra andata e ritorno dai siti di riproduzione, l’esodo si protrae per circa un mese perché, terminata la fase riproduttiva, gli anfibi ritornano verso i boschi da cui sono partiti.

Come si interviene per salvarli

La costruzione di strade e abitazioni ha in molti casi eliminato le aree umide che hanno un’importanza vitale per la specie, oppure ha creato barriere e ostacoli che complicano gli spostamenti verso i siti di riproduzione. Così Barbara Azzarà, consigliera delegata all'Ambiente della Città Metropolitana di Torino:

"Gli interventi per salvaguardare i rospi variano a seconda delle zone, delle caratteristiche degli ostacoli e dei pericoli a cui gli anfibi vanno incontro. Sulle strade intensamente trafficate e con spazi di manovra ristretti, l’unica azione possibile è la sistemazione di cartelli che segnalano la presenza dei rospi, invitando a rallentare. In luoghi meno pericolosi per gli operatori, vengono collocate reti, la cui funzione originaria era di indirizzare i rospi verso sottopassi già esistenti o creati ad hoc. Dove vi sono sottopassi stradali di ampie dimensioni adibiti allo scolo o alla raccolta delle acque piovane, si è notato che i passaggi vengono effettivamente utilizzati".

Dove c'è forte presenza di rospi

A volte però tocca proprio agli operatori spostare manualmente gli animali da un lato all'altro della strada. L’operazione è comunque agevolata dalla presenza delle reti. Il numero di animali è calato in maniera drastica a San Giorio di Susa e a Rivarossa, dove la migrazione non ha quasi più luogo. Invece nel Lago Gurzia, che appartiene ai territori dei Comuni di Vistrorio e Vidracco, convergono migliaia di anfibi provenienti dalle vicine colline. Per la loro tutela si attivano i volontari del Circolo Chiusella Vivo, il Comune di Vidracco, le guardie venatorie volontarie ed anche privati cittadini. A Pertusio un gruppo di volontari sposta e salva ogni anno mille e più esemplari, mentre a Rosta operatori istituzionali, coadiuvati da cittadini, soccorrono centinaia di esemplari su un tratto viabilistico veloce. Prende dunque ufficialmente in via nei prossimi giorni la campagna di salvaguardia dei rospi: facciamo attenzione sulle strade!

Seguici sui nostri canali