Brutte notizie

Stop alla produzione di mascherine a Mirafiori, Stellantis mette in casa integrazione 500 lavoratori

A fine anno scade il contratto con il commissario straordinario.

Stop alla produzione di mascherine a Mirafiori, Stellantis mette in casa integrazione 500 lavoratori
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Stellantis mette in casa integrazione 500 lavoratori dello stabilimento di Mirafiori: a fine anno cessa la produzione di mascherine anti Covid.

Cassa integrazione per 500 lavoratori Stellantis

A pochi giorno da Natale arriva una brutta notizia per 500 lavoratori dello Stellantis di Torino Mirafiori. A fine anno infatti terminerà la produzione di mascherine anti Covid in quanto scade il contratto con il commissario straordinario.

I lavoratori saranno messi per un anno in cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale. A renderlo noto ieri è stata la Fiom Ggil. 

"Bisognerà trovargli una collocazione"

"Dopo le 1400 uscite incentivate nell'area torinese che ha determinato un calo occupazionale, la chiusura dello stabilimento grugliaschese della Maserati e la cassa integrazione che continua imperterrita nel gruppo Stellantis, adesso abbiamo la cassa integrazione straordinaria della durata di un anno per 492 lavoratrici e lavoratori attualmente impiegati alla fabbricazione delle mascherine che cesserà con la fine dell'anno", dichiara Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino, che prosegue:

"Questo è un ulteriore problema anche perché molti dei lavoratori impiegati nel reparto mascherine hanno delle inidoneità e bisognerà assolutamente trovargli una collocazione confacente alle loro condizioni. Insisto sul concetto che per risolvere il problema occupazionale nell'area torinese è necessario avere nuove produzioni di auto. Questa richiesta di cassa è un ulteriore segnale inequivocabile che senza volumi produttivi il futuro continuerà ad essere colmo di ammortizzatori sociali e a pagarne il prezzo continueranno ad essere i lavoratori.

Serve più che mai un piano industriale complessivo in grado di risolvere la cronica mancanza di produzioni e penso che bisognerà velocemente riconvocare il tavolo di confronto provinciale e regionale attivato dopo la mancata assegnazione della fabbrica di batterie per fare il punto della situazione e chiedere un confronto con i massimi vertici di Stellantis".

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