Stellantis rassicura Torino sul futuro dell'automotive: "Ha un ruolo strategico sul fronte dell'elettrificazione"
Alla guida dell'elettrificazione, ma per i sindacati servono nuove produzioni di automobili.
Stellantis punta Torino per consolidare il suo ruolo guida a livello europeo sul fronte dell’elettrificazione.
A Torino investimenti per due miliardi di euro
A dichiararlo è stato Davide Mele, responsabile per l’area Enlarged Europe del gruppo, nel corso del consiglio comunale dedicato al futuro dell’auto. A Torino gli investimenti sono intorno ai due miliardi di euro. Qui, non solo si fa la 500 elettrica, ma anche la versione ibrida del Levante, e si stanno avviando anche i lavori propedeutici ad adattare le linee per la nuove Maserati GranCabrio e GranTurismo che arriveranno nel 2022.
L'intervento di Chiara Appendino
All’incontro è intervenuta la sindaca Chiara Appendino che, sottolineando come la nascita di Stellantis sia stata colta come una grande opportunità, ha anche voluto rimarcare la necessità di fare di più per tutelare il territorio e il suo futuro perché questo non potrà fare a meno della filiera dell’auto.
Le preoccupazioni dell'assessore Maurizio Marrone
In rappresentanza della Regione è intervenuto l’assessore Maurizio Marrone, per il quale la fusione di FCA con PSA desta qualche preoccupazione, dato che la partecipazione statale francese al nuovo Gruppo Stellantis – non bilanciata da analoga presenza italiana – rischia di penalizzare i nostri impianti. Marrone ha auspicato un intervento del governo in questo senso, tramite Cassa Depositi e Prestiti, non solo per difendere i posti di lavoro ma anche gli interessi delle generazioni future.
La posizione dei sindacati
Per i sindacati, invece, sarebbe necessario un progetto che preveda nuove produzioni di auto, volumi sufficienti e un contesto che incentivi lo sviluppo della mobilità pulita. Ecco perché il nostro sindacato spinge sulla fabbrica di batterie da portare a Torino, bisogna fare sistema perché quella fabbrica potrebbe offrire garanzie per il lungo periodo sulle allocazioni produttive ha dichiarato Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino.