Stellantis punta sull'auto elettrica: accordo con il colosso Foxconn
La scelta dell'accoppiata John Elkann - Carlos Tavares sembra vincente, ma i sindacalisti sono prudenti: "Mancano i piani industriali".
Stellantis sbarca nel mercato dell'auto elettrica e lo fa con il botto, firmando una prestigiosa partnership con il colosso dell'elettronica Foxconn (Taiwan) per dar vita al progetto "Mobile drive".
Top degli iPhone
I nuovi soci del gruppo Fca-Peugeot sono leader mondiali nel loro settore e, solo per fare un esempio, costruiscono gli iPhone della Apple. Si tratterà, a quanto trapela da fonti vicine ai mercati finanziari, di una joint-venture paritaria (Stellantis e Foxconn avranno il 50% della proprietà) con l'obiettivo di "velocizzare i tempi di sviluppo per fornire esperienze innovative agli automobilisti". Frasi di circostanza a parte, il vero obiettivo sembra essere quello di lanciare l'assalto al redditizio mercato automobilistico cinese. Subito dopo la presentazione ufficiale del progetto il titolo Stellantis ha guadagnato in borsa l'1,3%, il che testimonia ancora una volta l'ottimo appeal per le scelte della coppia Elkann-Tavares.
La sede in Olanda
La nuova "Mobile Drive" avrà sede in Olanda e opererà come fornitore del settore automobilistico, elaborando offerte competitive per fornire soluzioni software e hardware a Stellantis. La neonata società si focalizzerà su telematica e sviluppo di piattaforme "cloud-service" attraverso innovazioni informatiche che potrebbero includere app basate su intelligenza artificiale e uso del 5G. Sembra che lo scopo sia spingere un mercato potenzialmente oceanico come quello cinese nella direzione della guida assistita e delle motorizzazioni eco-sostenibili. Una scommessa che il gruppo franco-torinese sembra in grado di vincere.
Sindacalisti tiepidi
Ma i lavoratori del gruppo "ex-Fiat" come valutano questa novità? Ottimismo o prudenza? Così il sindacalista della Fiom Ugo Bolognesi:
"Essere ottimisti oggi è molto complicato. Abbiamo appreso la notizia di questa partnership dai giornali, non certo da comunicazioni ufficiali della proprietà alle parti sociali. Per adesso si tratta di proclami, ma il problema vero sono i piani industriali e il volume di produzione. In concreto c'è la cassa integrazione, altro che! Per questo dico essere ottimisti è complicato".
Sia come sia, sembra proprio che Stellantis voglia puntare decisamente sull'auto elettrica, almeno per il mercato cinese.