Stellantis proroga la solidarietà fino a dicembre per 2000 lavoratori Fiat a Mirafiori
"Le famiglie dei lavoratori sono in sofferenza: difficoltà nelle cure, nel far studiare i figli e nel garantirgli una vita dignitosa"
Stellantis ha comunicato ai sindacati che oltre 2mila lavoratori di Mirafiori, a Torino, saranno coinvolti nell’uso del contratto di solidarietà dalla fine di agosto, quando riaprirà la fabbrica, fino al 31 dicembre.
Famiglie sempre più in difficoltà
Un uso ancora più estensivo di quello che aveva già impattato sui dipendenti impegnati nella linea della 500 elettrica e della Maserati nella prima metà dell’anno. Al rientro dalle ferie, la solidarietà si allargherà anche ad altri 1.057 operai della carrozzeria della linea della 500 Bev, 115 della Costruzione e stampi e 334 delle presse.
A tal proposito, Edi Lazzi segretario generale della Fiom Torino e Gianni Mannori responsabile Fiom per Mirafiori dichiarano:
''Ancora una volta non possiamo commentare una buona notizia per Mirafiori, si prolunga l'agonia degli ammortizzatori sociali per 2220 lavoratori fino alla fine del 2024. E' oramai evidente a tutti che questa non sia una crisi dovuta al settore dei produttori di auto, come l'azienda continua a ripetere, ma al progressivo disimpegno dell'ex Fiat e i mancati investimenti sulle produzioni dell'attuale Stellantis.
La mancanza di nuovi modelli da produrre a Mirafiori sta impoverendo i lavoratori e le loro famiglie la cui sofferenza si sta traducendo nella quasi impossibilità a curarsi, a far studiare i propri figli e a garantirne una vita dignitosa. Drammatica realtà di cui dovrebbero occuparsi con urgenza le istituzioni cittadine, regionali e nazionali. L'unica famiglia torinese che ha beneficiato della fusione di Fiat con Psa è quella degli Elkann Agnelli”.
Le promesse, non mantenute, di Tavares
E pensare che recentemente l’amministratore delegato Carlos Tavares annunciava nuove assunzioni, senza però aggiungere dettagli importanti come tempi e modi.
Sulle intenzioni del gruppo Stellantis e il confronto con il governo italiano sull’obiettivo di tornare a produrre un milione di auto entro il 2030, Solo qualche giorno fa, Tavares ricordava i 360 milioni di euro versati dall'azienda in premi ai dipendenti italiani e la pianificazione di nuove assunzioni sia a Mirafiori sia ad Atessa, di cui avrebbe informato a breve i sindacati.
Sono state ben altre, invece le comunicazioni ricevute dai sindacati in questi giorni.