18 ottobre 2024

Sciopero nazionale Stellantis e automotive il 18 ottobre a Roma: "Il Governo metta in campo risorse pubbliche"

La manifestazione, nell’intento dei sindacati, servirà "a difendere l’occupazione e costruire il futuro dell’industria dell’auto"

Sciopero nazionale Stellantis e automotive il 18 ottobre a Roma: "Il Governo metta in campo risorse pubbliche"
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Il 18 ottobre 2024 è previsto uno sciopero di 8 ore dei lavoratori di Stellantis e di tutto il settore automotive, ad annunciarlo Fim, Fiom e Uilm che organizzeranno una manifestazione nazionale a Roma, in piazza del Popolo.

Difendere l'occupazione e il futuro dell'automotive

La manifestazione, nell’intento dei sindacati, servirà "a difendere l’occupazione e costruire il futuro dell’industria dell’auto".

In Italia, i numeri sono allarmanti: nel 2023, secondo i dati sindacali, Stellantis ha prodotto in Italia 751 mila veicoli, di cui 521 mila auto e 230 mila veicoli commerciali. Negli ultimi 17 anni (2007-2024) la produzione di auto in Italia di Fiat (poi Fca e Stellantis) si è ridotta di quasi il 70% . Delle 505 mila auto vendute in Italia meno della metà è stata prodotta nel nostro Paese. Numeri che hanno indotto la proprietà di Stellantis anche ad avviare la ricerca di un successore dell’ad Carlos Tavares.

Cosa chiedono le organizzazioni sindacali

Per le organizzazioni sindacali sono indispensabili interventi sulle scelte strategiche del settore da parte della Ue, mirate politiche industriali da parte del governo e impegni industriali seri e coraggiosi da parte di Stellantis e delle aziende della componentistica.

Al governo italiano viene chiesto che si attui un piano strategico con azioni mirate anche per le aziende della componentistica. Indispensabile il coinvolgimento da parte della presidenza del Consiglio e dell’ad di Stellantis, che possano dare risposte non solo ai lavoratori.

Per fare questo, Fim, Fiom e Uilm auspicano che il governo metta a disposizione risorse pubbliche, vincolate a precisi impegni di tenuta occupazionale da parte delle imprese. Risorse che non devono essere limitate agli incentivi per l’acquisto di auto, i quali, tra l’altro, nel 2024 non hanno dato benefici alle produzioni nel Paese.

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