TORINO

Automotive: oggi la manifestazione delle tute blu a Roma, ieri il sit-in a Mirafiori

Gianni Mannori, Fiom Torino: "Vogliamo certezze sul futuro dell'Automotive"

Automotive: oggi la manifestazione delle tute blu a Roma, ieri il sit-in a Mirafiori
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Ieri mattina (giovedì 17 ottobre 2024) gli operai cassaintegrati hanno manifestato a Torino Mirafiori davanti alla porta 5 dello stabilimento di Stellantis, in corso Agnelli a Torino per chiedere certezze sul futuro dell'Automotive all'ombra della Mole e in generale in Italia.

Oggi, venerdì 18 ottobre, a Roma  lo sciopero Nazionale del Settore Automotive con relativa manifestazione.

Fiom:

"Non saranno le lavoratrici e i lavoratori a pagare il disastro delle strategie industriali delle grandi case automobilistiche europee. Non devono essere le lavoratrici e i lavoratori a subire l'incapacità del Governo Italiano e della Commissione Europea di sviluppare politiche industriali in grado di sostenere un settore strategico per le nostre economie. Non saremo noi a rimanere immobili mentre il fallimento della transizione ecologica dall'alto, guidata mettendo al centro gli interessi del mercato e per salvaguardare i profitti, distrugge posti di lavoro e continua a devastare l'ambiente. Le politiche sulla mobilità sono un tema di interesse collettivo: No alla politica degli incentivi statali, Si ad un piano di cambiamento generale per la giustizia climatica che nella transizione ecologica e digitale metta al centro i bisogni di chi per vivere ha bisogno di lavorare".

Presenti i sindacati e consiglieri regionali e comunali

Alla manifestazione di oggi in corso Agnelli hanno partecipato anche i sindacati (Fiom, Cisl) e consiglieri regionali e comunali.

Gianni Mannori, Fiom Torino a Prima Torino:

"Oggi abbiamo fatto l'ultima assemblea, dopo averle fatte in tutti i settori di Stellantis e nelle fabbriche dell'indotto, prima dello sciopero di domani. Non potevamo che farla alle Carrozzerie di Mirafiori che in questo momento sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto in termini di cassa integrazione per la mancanza di produzioni.
Abbiamo dovuto farla sotto la pioggia fuori dai cancelli della storica palazzina centrale alla porta 5 (oggi chiusa e completamente deserta) perché non si lavora sulle linee da settimane e non si lavorerà per altre settimane. Questo è uno dei motivi per cui scendiamo in piazza domani a Roma, per chiedere che Stellantis porti qui dei modelli da produrre e perché il Governo faccia degli investimenti per l'infrastrutturazione del territori per permettere di avere più punti di ricarica per i veicoli elettrici e per la produzione di energia che consenta una riduzione dei costi di ricarica, diversamente continueremo il declino in cui questo territorio è precipitato e ci toccherà fare poi solo più il conto dei danni".

I consiglieri Sarah Di Sabato e Andrea Russi (M5s):

"Questa mattina siamo stati davanti ai cancelli di Mirafiori per far sentire la nostra vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici, in occasione dell’assemblea pubblica indetta dai sindacati.
È evidente che la politica debba reagire unitariamente al progetto di smantellamento degli stabilimenti italiani.
Tavares deve prendere coscienza del fatto che se muore Mirafiori, allora muore anche Stellantis, perché l’eccellenza della nostra manodopera non è lontanamente replicabile altrove. Se ne renderanno presto conto. Dal 2007 ad oggi, quindi ben prima dell’avvio della discussione sulla transizione ecologica, la produzione è crollata, passando da oltre 200mila ad appena 20mila auto prodotte all’anno. E, se si continuerà ad andare avanti di questo passo, tra dieci anni a Torino – così come nel resto d’Italia – non ci sarà più nulla.
La Regione Piemonte ha lanciato il fondo per il sostegno al reddito per i cassaintegrati, una proposta del M5S della scorsa legislatura che accogliamo con favore, ma non basta.
Servono certezze sugli investimenti e sul rilancio di Mirafiori per dare certezza ai lavoratori e alle famiglie. Auspichiamo anche in una forte presa di posizione da parte del governatore Cirio e del Sindaco Lo Russo, i quali dovrebbero opporsi senza mezzi termini ad un progetto che trasforma il Piemonte nella culla della cassa integrazione.
Domani aderiremo allo sciopero generale del settore dell’automotive e andremo avanti finché non otterremo risposte non dall’amministratore delegato, ma dalla proprietà di un’azienda che in tutti questi anni ha continuato ad attingere alle casse dello Stato, cancellando di fatto un’eccellenza non solo torinese e piemontese, ma italiana".

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Alberto Cirio
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