Nuovo lockdown fatale per alberghi e ristoratori
Dopo aver speso un sacco di soldi per rispettare tutte le prescrizioni anti Covid, gli imprenditori si ritrovano alle prese col nuovo lockdown
Nuovo lockdown fatale per le attività alberghiere, di ristorazione e catering. Lo sostiene, dati alla mano, la Confederazione italiana degli agricoltori del Piemonte.
A rischio agriturismi e catering
Lo afferma Gabriele Carenini dopo l'incontro straordinario con la Giunta regionale del Piemonte svoltosi nella serata di mercoledì 4 novembre per discutere dell'ultimo Dpcm emanato dal Premier Conte. Un documento che, ormai è noto, ha fatto molto discutere soprattutto a livello regionale. Il governatore Cirio non ha mancato di esprimere la sua contrarietà ed ha strigliato il Governo (per la seconda volta in due giorni) con toni molto duri. Qualcuno potrebbe anche ridimensionare il tutto alla solita polemica politica, ma le associazioni di categoria non perseguono finalità di partito e quindi...
La dichiarazione di Carenini (Cia)
“Abbiamo assoluto e profondo rispetto per i malati e per la situazione sanitaria che la nostra nazione sta attraversando - spiega il presidente di Cia Piemonte, Gabriele Carenini -, ma riteniamo inaccettabile la nuova serie di misure che darà il colpo di grazia al settore alberghiero e ristorativo. Parlo soprattutto dei nostri agriturismi e delle nostre aziende che lavorano a stretto contatto con il canale Horeca (HOtellerie REstaurant CAtering, ndr) con chi, per professione, somministra alimenti e bevande”.
Inutili tutte le misure adottate?
Nei mesi scorsi, fra l'altro, le aziende del settore si sono date da fare e preparate per rispettare le indicazioni governative. Tavoli distanziati, ingressi scaglionati, plexiglass, registrazione clienti, mascherine e gel igienizzanti... Insomma tutto quanto veniva imposto dal Governo per evitare i contagi. Sono stati fatti notevoli investimenti (spendendo fior di soldi) per applicare alla lettera tutte le disposizioni in materia di sanità e sicurezza. Alla fine si può ben dire che gli imprenditori del settore alberghiero e ristorativo avrebbero ora tutti gli strumenti necessari per poter continuare lavorare, garantendo la tutela della salute. Nonostante tutto questo, ecco ora il nuovo lockdown. (LEGGI ANCHE: Zone rosse, arancioni e gialle. Il nuovo Dpcm del 3 novembre 2020 )
Risorse non sufficienti
“Le risorse stanziate finora dal Governo per aiutare le imprese della nostra categoria - sono sempre parole di Carenini - non state sufficienti a coprire tutti i danni della prima ondata. Per la seconda sarà anche peggio e si dovrà intervenire in maniera più decisa. Ci aspettiamo che le istituzioni inizino a fare seriamente ognuna il proprio lavoro, senza scaricare l’una addosso all’altra le responsabilità. Quello che chiediamo per le aziende agrituristiche e per quelle che lavorano con il canale Horeca sono indennizzi corposi che partano immediatamente e la detassazione per tutto il 2021".
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