Commercianti in ginocchio

Negozianti contro i divieti anti Covid: "Uccidono la categoria"

L'associazione di categoria dei commercianti piemontesi contro le nuove strette anti Covid decise dal Governo: "No al divieto di asporto"

Negozianti contro i divieti anti Covid: "Uccidono la categoria"
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Negozianti contro i divieti anti Covid del Dpcm: gli esercenti dei pubblici esercizi di Torino e provincia (Epat) levano la loro voce di protesta.

Contro il divieto di asporto

I commercianti torinesi chiedono sì più controlli, ma senza colpire l'intera categoria:

"Apprendiamo dai media - dichiara Claudio Ferraro, direttore dell'Epat - del divieto di asporto dopo le 18. Quindi una delle poche valvole di sfogo dei pubblici esercizi verrebbe immolata proprio mentre non si parla più di ristori. Queste limitazioni stanno affossando un intero settore togliendoci la possibilità di ripartire. Se ci sono irregolarità come assembramenti davanti ai locali, si facciano controlli ma senza colpire un'intera categoria. Questo approccio è sbagliato e crea un senso di ingiustizia per chi le regole le rispetta. Stiamo vedendo le nostre attività morire".

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Inviti alla disobbedienza civile

Ci sono, secondo quanto segnalano i rappresentanti della categoria, addirittura iniziative che corrono si social con inviti alla disobbedienza civile, aprendo i locali che sono chiusi da troppo tempo. Così Alessandro Mautino, presidente dell'Epat:

"Come fa il Governo a tutelare la legalità se, invece di curare le riaperture tenendo conto di territori differenti, annuncia ulteriori blocchi per tutte le attività? Sono messaggi che possono alimentare la ribellione e rendono difficile il lavoro di chi rispetta le regole".

Un duro atto d'accusa, insomma, che si leva dalla categoria economico-produttiva forse più colpita dai lockdown dovuti alla pandemia. I negozianti sono decisamente contro i divieti anti Covid e lamentano la scarsa sensibilità del Governo centrale che applica strette generalizzate senza tener conto dei grossi problemi che ciò può causare.

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