TORINO

Mirafiori, Tavares minaccia Meloni: "Senza incentivi chiudiamo gli impianti". Pd e 5S spingono per l'ingresso dello Stato in Stellantis

Il ministro Urso: "Se vogliono una partecipazione attiva possiamo sempre discuterne"

Mirafiori, Tavares minaccia Meloni: "Senza incentivi chiudiamo gli impianti". Pd e 5S spingono per l'ingresso dello Stato in Stellantis
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Sono sempre più lontani gli anni in cui la Fiat (oggi Stellantis) produceva tante auto e dava a tanti cittadini italiani un'occupazione seria e duratura. Le nuove tecnologie, i tempi diversi rispetto al passato, stanno cambiando radicalmente, giorno dopo giorno, la fisionomia della "Torino città industriale", dal punto di vista economico, sociale e urbanistico.

Mirafiori, a rischio chiusura

Il ceo di Stellantis ha indicato in Mirafiori, dove viene prodotta la 500 elettrica, e Pomigliano le fabbriche italiane i cui posti di lavoro sono più a rischio per effetto delle politiche del governo Meloni, accusato di non sostenere con incentivi la diffusione della mobilità elettrica in Italia.

Tavares: "L'Italia dovrebbe fare di più per proteggere i suoi posti di lavoro anziché attaccare Stellantis"

"L'Italia dovrebbe fare di più per proteggere i suoi posti di lavoro nel settore automobilistico anziché attaccare Stellantis per il fatto che produce meno nel nostro Paese. Si tratta di un capro espiatorio nel tentativo di evitare di assumersi la responsabilità per il fatto che se non si danno sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in l'Italia", ha dichiarato il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, interpellato da Bloomberg sulle critiche della premier, Giorgia Meloni.

MIRAFIORI

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo sull'automotive

"Se Tavares o altri ritengono che l'Italia debba fare come la Francia, che recentemente ha aumentato il proprio capitale sociale all'interno dell'azionariato di Stellantis, ce lo chiedano. Se vogliono una partecipazione attiva possiamo sempre discuterne".

Pd e 5S spingono per l'ingresso dello Stato in Stellantis

Una provocazione quella del ministro perché il governo non avrebbe alcuna intenzione di entrare davvero nell'azionariato di Stellantis, ma, d'altra parte, neppure da parte di Exor è stata mai ventilata l'ipotesi di cedere quote (oggi la holding degli Agnelli è il principale azionista della casa italo francese con il 14,2%). L'ipotesi piace però alla segretaria del Pd Elly Schlein.

"Tavares ha lanciato una sfida, il governo la raccolga e non faccia cadere la provocazione dell'ad di Stellantis. Si prenda sul serio l'ipotesi di una partecipazione italiana a Stellantis che bilanci quella francese".

Anche il leader del M5S Giuseppe Conte l'apprezza e chiede al ministro Urso di "non fare solo chiacchiere e di trattare l'ingresso dello Stato in Stellantis".

“Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares se confermate su Mirafiori e Pomigliano sono gravissime.

Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil:

"Questa mattina il Governo ha annunciato un pacchetto di incentivi all’acquisto che peserà quasi per un miliardo di euro di risorse pubbliche. La Fiom-Cgil ritiene che il tassello degli incentivi dovesse essere a completamento di un confronto sulle politiche industriali dell’automotive finalizzate a garantire produzioni, lavoro per tutti gli stabilimenti e occupazione. Il Governo ha deciso di assecondare la richiesta di Stellantis rispetto gli incentivi. Stellantis deve dare risposte alle lavoratrici e lavoratori italiani. Non si possono dare soldi pubblici senza garanzie: ora risposte al Paese. Chiediamo alla Presidente del Consiglio un incontro urgente con l’amministratore delegato e le organizzazioni sindacali con l’obiettivo di garantire la produzione e l’occupazione nel nostro Paese”.

 

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