TORINO

Mirafiori, in arrivo 15 operai slovacchi per dare una mano alle linee di produzione della 500 elettrica

Nei giorni appena passati l'azienda ha inviato una lettera ai fornitori per ribadire l'intenzione di aumentare la produzione della 500e, di ben 30 mila unità in più

Mirafiori, in arrivo 15 operai slovacchi per dare una mano alle linee di produzione della 500 elettrica
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Nella giornata di oggi, 30 marzo 2023, Stellantis ha comunicato alle Rsa che 15 operai slovacchi che attualmente lavorano nello stabilimento del gruppo di Trnava e poi altri due italiani dagli impianti Sevel Atessa, per un tolale di 17 lavoratori, verranno impiegati nella fabbrica torinese di Mirafiori.

Lo scopo della decisione

Lo scopo della decisione è quello di farli lavorare (su base volontaria) sulla linea della 500 elettrica in sostegno ai lavoratori italiani, alle prese con la carenza di personale.

L'azienda automobilistica nata all'ombra della Mole Antonelliana, ha chiesto un importante sforzo produttivo che però non piace ai sindacati metalmeccanici, in quanto chiedono da tempo nuove assunzioni, soprattutto alla luce anche delle molte uscite avvenute negli ultimi mesi che hanno liberato posti prima occupati e della transizione ecologica.

«Dare occupazione non significa importare lavoratori dall’estero — commenta al Corriere.it, Gianni Mannori della Fiom Cgil — Da tempo denunciamo ritmi massacranti in fabbrica per stare dietro all’aumento di produzione della 500 elettrica. Servono assunzioni di giovani lavoratori, questa è l’occupazione che ci serve».

L'aumento di produzione di 500e

Nei giorni appena passati l'azienda ha inviato una lettera ai fornitori per ribadire l'intenzione di aumentare la produzione della 500e, di ben 30 mila unità in più, quindi dai 100 mila ai 130 mila, in soli 9 mesi, entro il 2024. Al momento la produzione giornaliera è di 550 veicoli (2800 a settimana).

Davide Provenzano di Fim Cils sempre al Corriere della Sera: 

«Non vorremmo che Stellantis, pur di non assumere personale, si cominciasse fare dumping con i lavoratori dell’Est Europa. Capiremo e valuteremo meglio nei prossimi giorni la proposta dell’azienda. Ma così come è stata formulata ci piace poco».

Luigi Paone della Uilm frena sull’impiego di operai dall’Est a Mirafiori:

«Tutti i lavoratori sono benvenuti, quelli dalla Slovacchia come quelli che arrivano da Atessa. Ma non dimentichiamo che nella fabbrica torinese ci sono quasi 400 operai in solidarietà, quelli impiegati nelle linee Maserati e altri nella produzione di mascherine. Riportiamo loro in linea e evitiamo di assumere lavoratori dall’estero».

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