Covid e cambiamenti climatici

La desolazione di Sestriere: tra piste senza neve a causa del climate change e chiusure forzate

Una combinazione che rischia di rivelarsi letale per l'economia delle località sciistiche.

La desolazione di Sestriere: tra piste senza neve a causa del climate change e chiusure forzate
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Le Alpi aspettano la neve, non fa eccezione Sestiere, le cui piste paiono più aridi deserti che soffici manti bianchi. Conseguenza del climate change con cui le località di montagna devono fare i conti; preoccupazione (di non poco conto) che si somma al probabile stop da parte del governo alla stagione sciistica a causa della pandemia.

Sestriere senza neve: le conseguenze del climate change

Le Regioni hanno chiesto di poter aprire in sicurezza ma il premier Conte non ha lasciato molti margini. In caso ci fosse stata una concreta possibilità avrebbe avuto senso iniziare a supplire a ciò che la natura fatica a concedere, a causa dei cambiamenti climatici, con i cannoni sparaneve.

Niente stagione sciistica

Decisioni politiche che preoccupano la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli e la Presidente di Anef, Associazione nazionale esercenti impianti a fune, Valeria Ghezzi che ritengono che un Natale con le piste da sci chiuse darà il colpo di grazia all’intera economia della montagna. Il fatturato del turismo invernale sfiora infatti i dieci miliardi di euro e la filiera dei professionisti coinvolti è lunghissima.

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