In agitazione anche a Torino i lavoratori del comparto servizi rifiuti
Il rischio è di veder esternalizzare l'80% dei lavori sino a questo momento garantiti.
I lavoratori del comparto servizi rifiuti in agitazione a Torino
Sciopero generale nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore dei servizi ambientali nella giornata di oggi, mercoledì 30 giugno 2021. In tanti sono scesi in piazza anche a Torino per chiedere una correzione immediata dell'articolo 177 del codice degli appalti. Infatti, sono a rischio migliaia di posti di lavoro nel comparto.
Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in piazza
A proclamare lo sciopero sono le sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Al centro della protesta la richiesta, a Governo e Parlamento, di intervenire "con urgenza sull'articolo 177 del codice appalti che mette a rischio posti di lavoro e, in attesa della revisione annunciata nel Pnrr delle norme sulla concorrenza, avvia la stagione del disfacimento del comparto dei servizi ambientali".
Rischio di esternalizzare l'80% delle attività
I sindacati precisano: "Le proroghe applicative scadranno a fine anno e questo obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l'80% di tutte le attività, anche nei casi in cui le stesse vengano svolte direttamente dal proprio personale, azzerando di fatto un servizio essenziale per le comunità locali. La norma impatta pesantemente sui costi economici, obbligando le aziende a spezzettare rapidamente il servizio con gare al ribasso, e sociali, anche in previsione della perdita dei posti di lavoro e dell'applicazione contrattuale non di settore che ne deriverebbe".
I sindacati contro la destrutturazione del settore
"Non possiamo assistere alla destrutturazione del settore che ha visto crescere soggetti industriali capaci con l'apporto fondamentale di professionalità importanti aumentate negli anni - fanno ancora sapere Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - Vogliamo ricordare a tutti che il comparto dei servizi ambientali è stato fondamentale durante il lockdown e ha permesso al Paese, nel momento più duro, di continuare a conferire rifiuti senza nessun rallentamento del servizio di raccolta e di pulizia delle città. Chiediamo alla politica di intervenire immediatamente per evitare il disastro in un settore che faticosamente, nonostante la crisi, sta provando a risollevare il proprio indirizzo".
Occorre maggiore responsabilità degli enti competenti
Al Governo ed agli enti competenti viene chiesta responsabilità. Bisogna sviluppare l'economia circolare, così come previsto nel Pnrr, affinché il settore implementi la sua capacità impiantistica e diventi sempre più industrializzato.
"Come sindacati non siamo contrari al mercato, ma è necessario che esso sia regolamentato in modo da favorire l'aggregazione aziendale. È il tempo di garantire ai lavoratori, alle aziende dei servizi pubblici e a tutte le comunità locali, azioni incisive per lo sviluppo di un settore fondamentale e smettere di inseguire lo sciagurato progetto di 'privatizzazione spezzatino', senza nessuna regola e senza nessuna tutela per i lavoratori".