Il Centro Commerciale Le Fornaci di Beinasco si è rifatto il look: l'inaugurazione nella giornata di ieri
La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Daniel Cannati.
Ieri, si è svolta la cerimonia del taglio del nastro per celebrare il restyilng del Centro Commerciale Le Fornaci di Beinasco.
Sono intervenuti alla conferenza stampa il sindaco di Beinasco, Daniel Cannati, Marcello Cacopardo - Presidente della società consortile, Ernesto Poletti – Amministratore di condominio della società consortile, l’architetto Alfonso Canino dello studio Maas, e Carlo Buonamassa - Direttore del centro commerciale Le Fornaci.
Architettura di qualità, funzionalità e dialogo, hanno fatto del centro un nuovo punto di inizio e di riferimento per tutto il territorio.
Il progetto
Il progetto nasce dall’esigenza di modernizzare l’immagine del centro commerciale, decisamente ancorata all’aspetto delle prime strutture della fine degli anni ‘80, sorte a Torino e dall’idea che “Per rinnovare è necessario ripartire da un’identità originaria”. Il restyling de “Le Fornaci” è sicuramente un’occasione che suscita grande interesse proprio perché è stata attuata su un complesso già esistente e commercialmente storicizzato sul territorio, ma che aveva comunque bisogno di rinnovarsi e di ritrovare un nuovo dialogo con la sua clientela storica, ma anche con quella futura.
Questo progetto di restyling ha l’ambizione di rappresentare un nuovo punto di inizio e di riferimento, per la sua realizzazione è stato scelto lo studio di architettura e design di Torino MAAS Metropolitan and Architectural Shapes, che attraverso un approccio trasversale, lavora ricercando nuove sperimentazioni funzionali che siano in costante equilibrio e dialogo con l’ambiente.
“Per Le Fornaci sono stati creati volumi architettonici semplici e riconoscibili, uniformando forme, materiali e colori, reinterpretando gli aspetti storici di “ipotetiche” preesistenze archeologiche alla luce della contemporaneità”, ha detto Alfonso Carino architetto, socio fondatore MAAS.
La continuità storica
Un’operazione che aspira ad una certa continuità con la storia delle fabbriche per la produzione di mattoni, attorno alle quali nacque e si sviluppò il borgo dove sorge appunto il centro commerciale. Il rapporto tra lo stato in cui si trovava l’edificio e il nuovo concept architettonico applicato nel restyling è stato affrontato con una forte continuità materica, differenziando le forme, utilizzando le regole dell’“archeologia industriale”, in un dialogo tra passato e presente.
Un’ambientazione, insomma, dove la clientela possa ritrovarsi e riconoscersi attraverso uno spiccato senso di appartenenza al luogo che abbia il fascino evocativo di un tempo.