Fare la spesa a Torino, ecco a quanto ammonta il prezzo medio dei generi alimentari

Fare la spesa a Torino e provincia, vi diciamo a quanto ammonta il prezzo medio dei generi alimentari grazie all'Osservatorio prezzi e tariffe del Mise.

Patto anti-inflazione

Ora che il Governo Meloni ha siglato il patto anti-inflazione con Confesercenti, Confcommercio e Federdistribuzione per le imprese, sugli scaffali dei supermercati il prezzo della maggior parte degli alimentari verrà sottoposto a un importante sconto fino alla fine di dicembre 2023.

Un'iniziativa, quella voluta fortemente dall'Esecutivo, volta ad aiutare le famiglie che potranno risparmiare tra i 100 e i 150 euro per la spesa, in modo tale da contrastare i recenti aumenti dei prezzi sui prodotti di prima necessità.

Ma proprio su quest'ultimo dettaglio, grazie all'Osservatorio prezzi e tariffe del Mise, abbiamo voluto vederci chiaro cercando di capire, quali sono i generi alimentari che hanno assistito a una significativa impennata dei costi.

Generi alimentari in Italia: prezzi medi

Per farsi un'idea più precisa di quanto ammontano i prezzi medi dei generi alimentari in Italia, ma anche più specificatamente a Torino e provincia, sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mise) è possibile consultare il cosiddetto Osservatorio prezzi e tariffe. Si tratta di uno strumento che monitora periodicamente i costi praticati sul territorio italiano per un paniere di beni e servizi di largo consumo che include le voci di spesa più comuni tra le famiglie italiane.

L'Osservatorio Prezzi, per la costruzione di ciascun indice, acquisisce mensilmente circa 8mila record relativi ai livelli dei prezzi per un paniere di beni e servizi di largo consumo, elaborati dall’Istat sulla base dei dati utilizzati per l’Indagine sui prezzi al consumo. Per stabilire gli indici vengono prese in considerazione una pluralità di fonti tra cui:

• la rilevazione tradizionale (mediante raccolta presso i punti di rilevazione nei Comuni), effettuata dagli Uffici Comunali di Statistica (UCS), che copre un’ampia tipologia di prodotti, tra cui gli alimentari freschi (ortofrutta, prodotti ittici e carne) e i servizi alla persona.
• la rilevazione centralizzata, condotta dall’Istat direttamente o attraverso la collaborazione con grandi fornitori di dati;
• la fonte amministrativa, con particolare riferimento alla base dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sui prezzi dei carburanti per autotrazione;
• gli scanner data per quanto riguarda, essenzialmente, i beni alimentari lavorati e i prodotti per la cura della casa e della persona (cosiddetti “grocery”).

In termini generali, per i dati rilevati dagli Uffici Comunali di Statistica (rilevazione tradizionale) e per quelli derivanti dalla fonte amministrativa viene individuato il prezzo minimo e massimo effettivamente rilevato, mentre il prezzo medio è la media delle quotazioni di prezzo raccolte e validate.

Prezzi medi dei generi alimentari a Torino

In questo modo, quindi, è possibile avere una panoramica generale e aggiornata mensilmente riguardo il livello dei costi dei generi alimentari non solo in tutta Italia, ma anche in un territorio di ricerca più ristretto.

Qui di seguito ecco i prezzi medi dei generi alimentari riferiti, come già detto, al mese diagosto 2023, elencati in ordine decrescente dal più caro al meno caro, in base alla quotazione media. Il prodotto più dispendioso è risultato il Prosciutto Crudo, con un costo medio di 34,14 euro al chilo. Il meno caro è lo yogurt con un prezzo medio di 0,47 euro.

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