Si lavora per Italcomp

Ex Embraco: slittano i licenziamenti. Cassa integrazione prorogata fino a luglio 2021

L’impegno del viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde: pronti a supportare con qualsiasi strumento a disposizione i lavoratori.

Ex Embraco: slittano i licenziamenti. Cassa integrazione prorogata fino a luglio 2021
Pubblicato:
Aggiornato:

La cassa integrazione straordinaria andrà avanti fino al 22 luglio 2021, evitando i licenziamenti imminenti per i 398 lavoratori della ex Embraco di Riva di Chiari. In attesa che si concretizzi anche il piano di salvataggio Italcomp.

Ex Embraco: cassa integrazioni prorogata per i lavoratori

Si è tenuto ieri, 23 aprile 2021, a Roma, un vertice decisivo al Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) per i 398 lavoratori ex-Embraco e per circa un centinaio della Wanbao-Acc (Belluno) a rischio di licenziamento. Mentre un manipolo di lavoratori ha manifestato la propria preoccupazione sotto le finestre dello studio del curatore fallimentare Maurizio Gili. Spettava a lui stabilire se procedere con i licenziamenti, come da programma, oppure dilazionare ancora un po’ le date e chiedere al Governo la cassintegrazione straordinaria per qualche altro mese.

I sindacalisti a Roma hanno ottenuto una buona sponda dal Governo grazie all’impegno della viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde (M5S), che ha fatto sapere:

"Il governo è pronto a supportare con qualsiasi strumento a disposizione i lavoratori. Nessuna importanza se il socio di maggioranza sarà pubblico o privato".

L'incontro

All'incontro - presieduto dalla stessa Todde - hanno partecipato le Regioni Piemonte e Veneto, il commissario straordinario della Acc di Mel (Belluno) Maurizio Castro, Invitalia, la sindaca di Torino Chiara Appendino, il sindaco di Riva di Chieri, il sindaco di Borgo Valbelluna, il curatore fallimentare, DlaPiper, le organizzazioni sindacali.

Scongiurati quindi per 3 mesi i licenziamenti che avrebbero dovuto scattare proprio da domenica 25 aprile.

Progetto Italcomp

Tutto ciò in attesa di realizzare il progetto Italcomp di compressori per frigoriferi, che salverebbe anche la Acc di Mel, in provincia di Belluno: per un totale di 700 posti di lavoro.

I sindacati restano prudenti. La procedura per i licenziamenti dei lavoratori della ex Embraco non è formalmente sospesa, puntualizzano Fim, Fiom, Uilm e Uglm torinesi, che insistono, insieme ai sindacati nazionali, perché il Governo realizzi Italcomp.

"Il progetto Italcomp non è nato da fantasiose ricostruzioni, ma da una vera credibilità del piano. Per stare in piedi prevede l'ingresso di un privato. Ora bisogna solo capire, con tutte le parti coinvolte, in che modo e con che forza. Questo progetto ha avuto un supporto Istituzionale enorme e la volontà da parte mia e del Mise di trovare soluzioni concrete è reale" rimarca Todde.

Ribadita anche la volontà di salvare la bellunese Acc:

"Il Governo non ha intenzione di farla morire, vogliamo lavorare per dare luce al progetto in modo che possa essere sostenuto. Ho ripreso personalmente le interlocuzioni con chi può garantire la liquidità necessaria per supportarla. Con il ministro Giorgetti, stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze per tutelare i lavoratori e l'azienda in questa sfida".

Seguici sui nostri canali