Economia

Ex Embraco, Nosiglia: "Vergognoso 7mila euro di indennizzo"

L’Arcivescovo si esprime in merito alla proposta di (miseri) indennizzi ai lavoratori.

Ex Embraco, Nosiglia: "Vergognoso 7mila euro di indennizzo"
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L'arcivescovo Nosiglia si esprime in merito alla proposta di indennizzi ai lavoratori ex Embraco: "Vergognoso"

Ex Embraco, Nosiglia: "Vergognoso 7mila euro di indennizzo"

"Un indennizzo di 7 mila euro non rappresenta neppure un anno di lavoro. La proposta emersa in questi giorni per gli indennizzi ai lavoratori della ex Embraco mi pare, francamente, inaccettabile e vergognosa".

Così commenta all'Ansa l'arcivescovo Nosiglia la richiesta di concordato preventivo per l'azienda di Riva di Chieri, annunciando l'intenzione di "garantire la copertura delle spese legali e di quegli esperti che, nelle varie sedi, dovranno promuovere e tutelare gli interessi dei lavoratori".

"Privilegiati imprenditori e fornitori"

"Nella ripartizione del fondo (9 milioni di euro) vengono privilegiati imprenditori e fornitori - prosegue - scegliendo esplicitamente di lasciare allo sbando i 400 lavoratori e le loro famiglie".

Che conclude: “Se non tocca a me entrare nel merito delle procedure di concordato o di curatela fallimentare ritengo però mio preciso dovere spendere una parola forte e chiara per dire che siamo di fronte a un cammino di ingiustizia. Prima che tale proposta vada avanti mi sembra necessario richiamare, ancora una volta, l’attenzione di tutti quegli attori sociali e istituzionali che hanno fino ad ora detto di volersi coinvolgere nel dramma dei lavoratori ex Embraco: Unione Industriale, Regione Piemonte, ministeri economici e del lavoro. Ugualmente significativo è che il sindacato continui a compiere la sua opera di informazione capillare, nella prospettiva di tutelare il più possibile i lavoratori”.

"Percorso di formazione e aggiornamento"

“I tempi sono stretti”, ammonisce l’arcivescovo: “Qualunque sia l’esito del passaggio attuale c’è una cosa precisa che gli attori istituzionali possono e devono fare: avviare percorsi concreti di formazione e aggiornamento per i lavoratori, in modo da garantire a tutti l’opportunità di potersi ricollocare". Mi pare doveroso, da parte dei lavoratori, inserirsi con convinzione in tali percorsi. E se nessuno sarà in grado di rilevare in blocco attività e maestranze della ex Embraco, certo sarà possibile trovare soluzioni di ricollocazione differenziate in aziende diverse”.

(nella foto di copertina l'arcivescovo Nosiglia al centro, con mascherina e vestito di nero, a un picchetto davanti alla Regione insieme agli operai Embraco)

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