Ex-Embraco: approvata la proroga della cassa integrazione
Soddisfatti il ministro Giorgetti (Lega) e Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. Ma ora serve un piano industriale credibile...
Buone notizie, seppur non definitive, per i 390 lavoratori ex-Embraco che rischiavano il licenziamento dal 22 luglio 2021. Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera alla proroga in deroga della cassa integrazione per l'azienda di Riva di Chieri.
Ex-Embraco: approvata la proroga della cassa integrazione
I lavoratori, dunque, percepiranno ancora lo stipendio (seppur ridotto) per altri sei mesi. E' stato superato quindi il problema evidenziato dalla curatela fallimentare, che sosteneva di non poter continuare a garantire la "cassa" perché senza fondi di liquidità sul Tfr (Trattamento di Fine Rapporto). Soddisfatto il ministro Giancarlo Giorgetti (Lega) titolare del dicastero allo Sviluppo Economico, che ha così commentato:
"Con il decreto sull'estensione della Cig Covid sono recepite le risultanze dei tavoli del Mise sulle crisi Ilva ed ex-Embraco. Un atto doveroso e concreto nei confronti dei lavoratori e delle imprese che hanno dovuto affrontare una crisi senza precedenti".
Il via libera del Consiglio dei Ministri alla norma per prolungare la cassa integrazione per i lavoratori ex-Embraco è stato salutato positivamente anche dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che con la sua assessora Elena Chiorino (Fratelli d'Italia) ha sempre tentato tutte le vie traverse possibili per risolvere questa spinosa questione. Così Cirio:
"Questo è il segno che un primo passo in avanti c’è stato. Bene che il Governo abbia ascoltato l'appello per la proroga del decreto. Il via libera di oggi consente a più di 400 famiglie di tirare un momentaneo sospiro di sollievo. Ma questo dopo quattro anni di promesse non mantenute non basta. Adesso bisogna correre sul piano industriale altrimenti alla prossima scadenza saremo di nuovo con gli stessi problemi".
La vicenda
Ma tecnicamente, cos'è accaduto? La proposta del Governo consente alle imprese in procedura fallimentare la possibilità di essere esonerate dal pagamento delle quote di accantonamento del Tfr relative alla retribuzione persa a seguito della riduzione oraria o sospensione dal lavoro. Una vera e propria deroga alla legge sul lavoro vigente, che si è resa necessaria per "salvare" i 400 dell'ex-Embraco. Si tratta di una estensione dell’efficacia della misura di cui all’articolo 43-bis del decreto legge n. 109 del 2018.
Una buona notizia, dunque, questa della cassa integrazione per i lavoratori ex-Embraco che in questi ultimi mesi si sono divisi fra proteste, picchetti, cortei e manifestazioni ottenendo anche l'appoggio della Curia di Torino.