Estate da dimenticare per l'automotive, il mercato crolla e il problema non riguarda solo Stellantis: 316 in cassa a Ciriè
I dipendenti della Sfc Solutions forte preoccupazione per il loro futuro e quello delle loro famiglie
Il mercato dell'auto che continua a crollare, la spinta degli incentivi di giugno durata pochi giorni e il ricorso sempre più crescente agli ammortizzatori sociali. La questione però non riguarda solo Stellantis, bensì tutto l'indotto automotive del Piemonte.
Estate tragica per l'automotive
Ieri, 4 settembre 2024, la SFC SOLUTIONS che a Ciriè produce guarnizioni per auto e camion ha annunciato 8 settimane di cassa integrazione per tutti i 316 dipendenti (operai e impiegati molti dei quali residenti non solo in Canavese, ma in tutta la provincia di Torino).
Non esattamente un fulmine a ciel sereno perché nell'aria c'era già un cattivo presentimento e al rientro dalle ferie il sindacato era dovuto intervenire perché l'azienda pagasse gli stipendi.
Situazioni del genere non stupiscono: l'estate si è rivelata tragica per il mercato auto in Italia: -13% ad agosto. Stellantis ancora peggio con un crollo del -32%. Da inizio anno in Piemonte le ore di cassa integrazione hanno raggiunto la cifra record di 26 milioni. "La metà delle imprese della filiera è a rischio sopravvivenza" mettono in guardia i sindacati.
Sciopero alla Sfc Solutions
Intanto i 316 lavoratori della Sfc Solutions hanno già proclamato uno sciopero martedì per richiamare l'attenzione delle istituzioni sullo stato di crisi in cui versa da alcuni mesi lo stabilimento a causa di bassi volumi produttivi e scarsi investimenti.
"Questa difficile situazione - affermano la Rsu aziendale e le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, UilTec Uil - si aggiunge alla crisi in atto nel settore auto nazionale e più nello specifico in quello del torinese, producendo tra i 316 dipendenti della Sfc Solutions forte preoccupazione per il loro futuro e quello delle loro famiglie".
Monica Canalis, Vice Presidente commissione industria Consiglio Regionale, e Federico Ferrara, Consigliere Comunale e Segretario PD Ciriè, si sono espressi riguardo alla situazione dei lavoratori con queste parole:
“Esprimiamo solidarietà ai lavoratori della SFC SOLUTIONS di Cirié e chiediamo l’intervento delle istituzioni statali e regionali per fermare l’annunciata crisi della componentistica automotive nel nostro territorio.
Tutti i 316 lavoratori della SFC SOLUTIONS sono stati colpiti dalla decisione dell’azienda di ricorrere alla cassa integrazione. Questa situazione rappresenta un grave colpo non solo per i dipendenti e le loro famiglie, ma per l’intera comunità del Ciriacese.
La SFC SOLUTIONS, azienda storica nel nostro territorio, specializzata nella produzione di componenti per camion e auto, sta infatti attraversando un momento di grande difficoltà, in linea con la crisi che affligge tutta la filiera dell'automotive piemontese.
SFC SOLUTIONS è una delle aziende più importanti del territorio e una sua crisi strutturale avrebbe ripercussioni devastanti sull’economia locale.
Ora auspichiamo che la cassa integrazione venga erogata nei tempi previsti, senza ulteriori sofferenze per chi già vive una situazione di incertezza e precarietà, e invochiamo dalla Regione tutte le misure necessarie per sostenere il rilancio del settore automobilistico e delle sue filiere produttive, l’arrivo di nuove case produttrici, l’eventuale riconversione industriale, la formazione dei lavoratori. Insomma, ogni misura che possa arrestare il processo di drammatica deindustrializzazione che è sotto gli occhi di tutti e rischia di cancellare la vocazione caratterizzante del nostro territorio.
Il Partito Democratico di Cirié e piemontese continuerà a vigilare sulla situazione e a sostenere ogni azione volta a tutelare i lavoratori e il futuro del nostro territorio.”
Poche vendite rispetto al 2023
Secondo i dati forniti da Unrae, nel mese appena concluso sono state registrate 69.121 nuove immatricolazioni, contro le 79.787 nuove targhe di agosto 2023 (che segnò un incremento del 12%).
Emblematico il dato delle auto a metano: soltanto tre immatricolate in tutta Italia ad agosto.
Calo delle immatricolazioni ad agosto 2024
Le auto a benzina e diesel hanno registrato un forte calo nelle vendite ad agosto. Le prime hanno subito una riduzione del 18,8%, con una quota di mercato del 28,2%, mentre le seconde sono diminuite del 29%, con una quota del 13,6%.
Le auto con alimentazioni alternative (elettriche, ibride, a gas) hanno mantenuto una quota di mercato del 58,1% ad agosto, anche se con un calo del 5,4% rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi otto mesi del 2024, queste auto sono cresciute del 9,3%, raggiungendo una quota del 55,7%.
Le auto elettrificate, che comprendono sia le ibride che le elettriche pure, hanno rappresentato il 47,6% delle vendite di agosto, con un calo del 4,9% rispetto al mese precedente. Tuttavia, nel periodo gennaio-agosto, questo segmento ha segnato un incremento del 9,7%. In particolare, le auto ibride non ricaricabili hanno visto una crescita del 2,5% solo ad agosto.
Le auto elettriche e ibride plug-in, invece, hanno sofferto un calo significativo. Le vendite delle auto completamente elettriche (BEV) e delle ibride plug-in (PHEV) sono diminuite del 36,1% ad agosto, rappresentando solo il 7,2% del mercato, rispetto al 9,2% di agosto 2023. Le ibride plug-in, in particolare, hanno visto un calo del 27,1% ad agosto e del 24,2% nei primi otto mesi dell'anno. Il mercato del gas è stato dominato dal GPL, che ha registrato un calo del 7,1% nel mese, mentre le auto a metano sono quasi sparite, con solo 3 veicoli immatricolati ad agosto 2024.
Incertezza riguardo al metano
Per quanto riguarda i dati che riguardano le auto a metano, i consumatori sono sempre più diffidenti e questo a causa dell'incertezza psicologica legata all'incostanza dal punto di vista dei prezzi.
Le auto più vendute
Nel mese di agosto 2024, la Fiat Panda si è confermata l'auto più venduta con 3.326 unità immatricolate, seguita dalla Dacia Sandero (2.879 unità) e dalla Jeep Avenger (2.139 unità).
Un calo non soltanto stagionale
Il rallentamento generale delle vendite è sicuramente dovuto a vari fattori economici e stagionali. Il mercato delle auto elettriche e ibride ha mostrato segni di difficoltà, mentre marchi storici come Stellantis hanno sofferto un calo più marcato rispetto ai concorrenti. Nonostante ciò, alcune case automobilistiche, come Toyota e Renault, hanno registrato risultati positivi, mostrando come il mercato - pieno di contraddizioni, numeri alla mano - sia ancora in una fase di transizione e riorganizzazione.