Da gennaio Maserati a Mirafiori e doppi turni per la 500 elettrica, ma Cgil e Cisl litigano fra loro
Scenario negativo per la Fiom, accordo importante per la Fim.
Trasferimento di Maserati a Mirafiori: la Cgil non firma l'accordo mentre Cisl e le altre sigle tirano dritto da sole. Ma la Fiom (branca Cgil) è la compagine più rappresentativa di questo segmento produttivo... Cosa succederà adesso? La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri martedì.
Cgil sulle barricate
Ecco parte delle ragioni divulgate dalla Cgil sull'argomento Stellantis-Mirafiori per bocca di Simone Marinelli ed Edi Lazzi:
“Nei fatti in questi anni la riduzione del personale c’è stata ed è ancora in corso con figure professionali importanti che stanno lasciando la vecchia Fiat depauperando di conoscenze e saper fare aziendali. A Torino non ci sono solo la carrozzeria e la Maserati, ci sono diversi settori come chi produce i cambi, gli impiegati, le presse e tutte le ripercussioni sull’indotto. (...) Viene confermata la chiusura di uno stabilimento, questo per noi è un fatto grave. Si procede verso una riduzione sostanziale della capacità produttiva senza dare garanzie per il futuro. Per queste ragioni non abbiamo sottoscritto l’accordo. Nei prossimi giorni saremo impegnati a fare assemblee in tutte le realtà del gruppo Stellantis e nelle fabbriche dell’indotto per fare il punto con le lavoratrici e i lavoratori e decidere cosa fare per evitare che questo continuo declino ci conduca alla sparizione dell’industria dell’auto nel nostro territorio”.
Anche la Rsu negativa
Ci va giù un po' più duro Giacomo Zulianello delle Rsu:
"Una fabbrica nuova, che ha generato utili stellari con fatica e sacrifici da parte dei lavoratori e delle lavoratrici, chiude. Chiude dopo che l'azienda aveva detto che non avrebbe chiuso nessun stabilimento. Chiude con il consenso delle altre sigle, nel silenzio della politica fatto salvo il sindaco di Grugliasco. Il piano presentato è quello di Fca, debole. Chiude, e speriamo altre non subiscano questa sorte. Noi abbiamo coerentemente praticato, fatto, quello che avevamo scritto e detto (...) nelle assemblee. (...) Altri hanno assecondato il volere aziendale".
Che succederà adesso? I modelli attualmente prodotti verranno tutti concentrati da fine dicembre a Mirafiori, dove quindi si assembleranno la Fiat 500 elettrica, la Maserati Levante, Quattroporte, Ghibli e, a fine terzo trimestre 2022, anche i modelli Granturismo e Gran Cabrio. Sulla linea della 500 elettrica sarà attivato il secondo turno (quindi si prevede una grossa produzione). Anche gli impiegati saranno trasferiti a Mirafiori o in altre unità del comprensorio torinese. La lastratura resterà invece a Grugliasco, ma solo fino al 2024.
Per la Cisl invece un'opportunità
Così invece Davide Provenzano, della Fim-Cisl:
"Siamo riusciti ad ottenere garanzie per i lavoratori coinvolti e impegni (...) non solo per il presente ma anche relativamente al futuro piano industriale. L’intesa precisa che i modelli attualmente prodotti fra i due siti verranno tutti concentrati dal 2022 a Mirafiori (...). È previsto che la produzione di Grugliasco si fermi il 17 dicembre 2021, per riprendere a Mirafiori il 17 gennaio 2022. (...) In ogni caso si specifica che non ci saranno esuberi strutturali, con l’impegno aziendale a poter ricorrere solo a uscite volontarie o ammortizzatori sociali. (...) Ai lavoratori viene anche riconosciuta la possibilità, compatibilmente alle professionalità e ai bisogno di manodopera, di lavorare presso altre unità produttive del torinese. Si tratta di un accordo importante non solo per i lavoratori coinvolti ma per l’intera città di Torino. Il confronto con Stellantis dovrà proseguire per tutti gli altri stabilimenti italiani".