PIEMONTE

Conbipel, il Mise stanzia nuovi fondi per il rilancio industriale: salvi 1200 posti di lavoro

Il ministro Giorgetti: “Piano di rilancio per storico marchio del settore abbigliamento”.

Conbipel, il Mise stanzia nuovi fondi per il rilancio industriale: salvi 1200 posti di lavoro
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La Conbipel un marchio ma allo stesso tempo una catena storica (che ha più di 20 anni di vita) non chiuderà i suoi punti vendita.

L'investimento del Mise

Il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato che è stata definita l’operazione di rilancio industriale della storica azienda con sede in Piemonte, a Cocconato d’Asti, che consentirà di salvaguardare 1.200 lavoratori attraverso l’operatività di tutti i 167 punti vendita presenti sul territorio nazionale.

Si conclude così un percorso che porta l’azienda, in amministrazione straordinaria da gennaio 2021, a diventare una Newco finanziata con complessivi 7,8 milioni di euro, di cui 3,8 milioni dal Fondo Salva imprese del Mise, gestito da Invitalia, e 4 milioni da Eapparels Ltd che fa parte di un gruppo di società con a capo la Grow Capital Global Holdings.

La partecipazione del Fondo nell’investimento avverrà quindi con una quota di minoranza del 49% a supporto del partner privato. L’operazione è stata resa possibile in quanto l’intervento è finalizzato a garantire i livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di una impresa, nata nel 1958, che è stata riconosciuta dal Ministero come marchio d’interesse storico nel settore del tessile.

“Con questo investimento su Conbipel vengono poste basi importanti per il rilancio di un altro storico marchio del settore dell’abbigliamento italiano che, oltre a poter contare su una rete radicata di negozi sul territorio nazionale e di competenze specializzate tra i lavoratori, potrà trovare nuove opportunità di valorizzazione delle produzioni anche sui mercati esteri”, dichiara il ministro Giorgetti. “Gli strumenti a disposizione del Mise - aggiunge - consentono di individuare le soluzioni più idonee per le imprese che si trovano ad affrontare momentanee difficoltà economiche finanziare”.

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