Governo nel mirino

Commercianti e imprenditori in crisi: "Ora #Basta!"

Commercianti e imprenditori in crisi: "Ora #Basta!"
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Commercianti e piccoli imprenditori in crisi nera. Manifestazione e grida di dolore sotto le insegne dell'hashtag  #Basta!. Ha portato in piazza molti addetti del settore la manifestazione organizzata da Ascom Piemonte in stile flash-mob per contestare la politica economica del Governo.

Non andrà tutto bene

Nella scorsa primavera tutta l’Italia si era affacciata ai balconi per urlare “Andrà tutto bene”, ma i negozianti e i piccoli imprenditori si stanno accorgendo che non sta andando affatto "tutto bene". Dal Palazzo di via Massena a Torino, casa di tutti gli imprenditori del Commercio, della Somministrazione, del Turismo e dei Servizi, hanno dato voce, con oltre cinquanta presidenti in rappresentanza di tutte le categorie del terziario, alla paura delle loro imprese. Ecco una ripresa delle loro istanze:

"BASTA alle norme dell’ultimo minuto che non ci danno il tempo di organizzare il personale e di programmare le scorte. BASTA con ristori insufficienti basati solo sui codici Ateco che discriminano tra imprese e comparti che vivono invece tutti le medesime difficoltà. BASTA con la colpevolizzazione delle nostre imprese, chiuse per così tanto tempo da NON poter scientificamente essere luogo di contagio. Aiutateci a non morire, fateci tornare lavorare in sicurezza".

"Bocciato" il Governo

Nel mirino, sembra proprio di capire, soprattutto le normative economiche del Governo:

"Diciamo basta a ristori insufficienti, i commercianti sono in ginocchio - ha commentato uno dei manifestanti con indosso la mascherina - le norme anti Covid non ci permettono di programmare e gestire le scorte. I cosiddetti ristori si basano solo sui codici Ateco e sono insufficienti. Il fatturato di tante categorie è imbarazzante: -60% e -70% rispetto al 2019 sono le percentuali più segnalate. Siamo chiusi e non abbiamo la cassintegrazione come chi lavora nel privato".

Un'altra donna, sempre con la mascherina e rispettando il distanziamento, ha dichiarato:

"Cerchiamo di stare in piedi con il commercio di prossimità, ma come facciamo a vendere un prodotto all'interno del Piemonte se non si può uscire dal proprio Comune... Le spese fisse,  in più, rimangono".

3.000 aziende a rischio

In Piemonte potrebbero chiudere nei prossimi mesi quasi 3.000 aziende di piccole dimensioni o a conduzione familiare per un totale di circa 15.000 dipendenti che perderanno il posto di lavoro. Fra le richieste più gettonate, l'aumento dei controlli e della tassazione per i giganti del web con conseguente impiego di quelle risorse derivanti a favore dei piccoli commercianti e imprenditori del territorio. "Diciamo basta alla mancanza di rispetto" è stato lo slogan di chiusura della manifestazione #Basta. Sono molti quindi i commercianti e piccoli imprenditori in crisi, ma non vogliono arrendersi!

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