Al limite del ridicolo

Assurda lettera ai proprietari di una pizzeria: "Siete gay e avete il male in corpo, l'Aids"

I due imprenditori non si sono fatti intimorire e hanno risposto per le rime, denunciando su Facebook l'episodio.

Assurda lettera ai proprietari di una pizzeria: "Siete gay e avete il male in corpo, l'Aids"
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Una lettera anonima, battuta a macchina, imbustata e spedita all'indirizzo dei proprietari di una pizzeria torinese in cui l'anonimo mittente manifesta, con parole offensive, il proprio disappunto contro i due gestori che accusa (come se fosse un'onta) di essere omosessuali - con un vocabolario meno elegante - e addirittura, in quanto tali, malati di Aids. I due imprenditori non si sono persi d'animo e hanno resto pubblica la missiva aberrante, rispondendo per le rime.

Lettera omofoba ai gestori di una pizzeria torinese

Stefano e Gaetano, i due gestori della Pizzeria 150 a Torino, non si sono lasciati intimidire dall'offensivo contenuto della lettera anonima e hanno deciso di denunciare pubblicamente l'accaduto attraverso la pagina Facebook dell'attività.

ATTENZIONE IN QUESTO POST UTILIZZEREMO LINGUAGGIO ESPLICITO E VOLGARE , CI SCUSIAMO , MA ALLO STESSO TEMPO SIAMO CONVINTI CHE PER COMUNICARE CON CERTE TESTE, ALTRO NON FUNZIONA.
Premettono, per poi raccontare nel dettaglio i fatti.
"Questa mattina, riceviamo per posta questa lettera che alleghiamo in foto, dove un sedicente cliente di Milano ci informa che contrariato per la nostra decisione di non aprire la pizzeria momentaneamente al mattino ed avendo scoperto che (rullo di tamburi ) i proprietari della pizzeria hanno " il c..o chiaccherato "quindi ovviamente malati", non verrà più a mangiare da noi né a pranzo ne cena. GRAZIE MILLE TESTA DI C...O."

La replica

E adesso ti spiegheremo anche il perché, oltre che a metterci la faccia sempre e comunque, siamo orgogliosamente convinti che il nostro locale, aperto a tutti e a tutte le forme di pensiero, davvero non abbia bisogno di c......i come te. Ci siamo sforzati di trovare un nesso tra la mancata riapertura del negozio a pranzo e la nostra vita privata, dopo qualche ora siamo giunti alla conclusione che probabilmente avresti bisogno di uno psichiatra, fai tesoro dei consigli che ti diamo. In genere, abituati da sempre a vivere la nostra vita liberi e felici caro il nostro frustrato e probabilmente anche insignificante nella vita, abbiamo serie difficoltà a considerare le tue parole offensive, non ci hai messo neanche la faccia!!!! Ti nascondi dietro una letterina ina ina , perché mancando di palle, non sei in grado di sostenere ciò che pensi, già questo ci dice abbastanza di te, tra l'altro, mentre noi si vive felici e contenti, tu spendi tempo per metterti li a scrivere a macchina, imbustare, uscire di casa fino alla posta, spendere dei soldi per un francobollo, per cosa poi? Davvero hai una vita così vuota tanto da utilizzare tempo prezioso dietro a "due cul....i" come hai precisato nella letterina ina ina, questo forse non denota un po' il famoso "vorrei ma non posso?"
Vedi, quando sei circondato da persone che ti vogliono bene, basta fare le domande giuste alle persone giuste e si scoprono molte cose, arrivare a te, caro c......e, sembra più facile del previsto, a presto. Decisamente affranti. Stefano e Gaetano.
Hanno replicato i due imprenditori.

Solidarietà social

Inutile sottolineare che i proprietari della pizzeria stanno incassando la solidarietà social di tantissimi internauti. I due hanno deciso anche di pubblicare una foto della lettera originale, con tanto di busta e francobollo.

La ridicola lettera alla fine si è insomma rivelata un boomerang.

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Foto 1 di 4

La lettera anonima

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Foto 2 di 4
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Foto 3 di 4
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Foto 4 di 4

La risposta dei due proprietari

 

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