L'edicola di piazza XX Settembre a Piossasco ha chiuso definitivamente i battenti sabato 26 febbraio 2023. Una notizia che ha lasciato senza parole tanti piossaschesi che si ritrovavano spesso davanti al chioschetto per socializzare sia in inverno che in estate.
A darne notizia è stata la stessa proprietaria dell'edicola, Marina Germena, con un post su Facebook:
"....e con oggi si chiude un capitolo della mia vita, un capitolo lungo ma bello.....pieno di gioie, lacrime, esperienze ,condivisioni ,divertimenti , chiacchiere, fatiche, disponibilità.....
Ho avuto la grande fortuna di conoscere tante tante tante persone, ognuna di loro mi ha dato tanto.
Porterò tutti voi cari clienti e non per sempre nel mio cuore, siete gli attori di questo capitolo.
Ora però è giunto il momento di girare pagina e proseguire il cammino per me e per tutti coloro che mi vogliono bene. Mi mancherà tutto ma sono felice di questa scelta. Ringrazio chi in questa difficile decisione mi ha sopportato e supportato. Sebastiano(povero) i miei ftatelli monica e Dario, Cristian e marina e le mie nipoti Nicole e Alessia e tutto gli Amici !!! Ringrazio mamma e papà per essere ciò che sono, e so che da lassù sorridono felici per me. Ringrazio tutti i colleghi commercianti , e ringrazio Voi che oggi con sorrisi, regali, foto ricordo e lacrime siete passati a dirmi ARRIVEDERCI!ARROVEDERCI A TUTTI. Ci vediamo in giro".
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I ringraziamenti
L'Associazione Piossaschese ha ringraziato Marina per il suo lavoro e la sua presenza sul territorio con un post sempre sui social:
"Domani per Piossasco ed anche per la nostra Associazione sarà una giornata triste perchè un'attività storica del nostro paese chiuderà.
Marina Germena ha infatti deciso, a malincuore, di chiudere l'edicola in Piazza XX Settembre, punto di ritrovo per tante persone, ma anche punto di riferimento per i nostri associati.
Una storia pluridecennale si chiude e questa è sicuramente una perdita per tutti noi, purtroppo grande distribuzione ed internet stanno uccidendo tantissime attività che davano lavoro a molte famiglie, ma non solo.
Ho vissuto un'infanzia fantastica dove mia mamma mi mandava dalla panettiera, (che allora era in cima a via Roma al bivio tra Via Solferino e Via Rovereto), senza soldi a prendere il pane o il lievito che le serviva oppure poco più giù, dalla "Bertinetta", la drogheria che stava di fianco alla chiesa del Carmine, a prendere il prosciutto, il burro.
Mi mandava da solo e senza soldi, "Digli che segni, poi passo io".
Quando gli operai erano pagati a quindicina o mensilmente, molti negozi facevano microcredito, aiutavano in questo modo la clientela, la fidelizzavano senza fidelity card o raccolte punti "ciapa-ciapa" dove quello che ti regalano lo hai già abbondantemente pagato. Erano posti di ascolto, la gente si incontrava, si conosceva. Se avevi bisogno di qualcosa c'era chi ti consigliava, erano luoghi dove l'umanità era di casa. Tutto questo micromondo meraviglioso è sparito, le due botteghe che ho citato sono ormai sparite da decenni, al loro posto due abitazioni. Qualche anno fa ha chiuso "testi, Tasti e Bottoni per le stesse motivazioni che oggi hanno portato Marina ad una scelta dolorosa, non solo a livello economico, ma anche a livello sentimentale perchè era un'attività di famiglia, quella che i genitori con sacrifici avevano acquistato pensando di dare un futuro ai loro figli. Come Associazione possiamo solo essere addolorati per questa situazione, ma vogliamo ringraziare Marina e Monica per tutto ciò che hanno fatto per l'Associazione in questi anni, per il supporto e l'impegno fornito.Grazie e buona fortuna".
