Città Metropolinana e Fondazione San Paolo

Grandi restauri d'arte: il tour virtuale passa da Macello

Splendido il ciclo pittorico dedicato a San Vincenzo Ferreri di cui il pittore Aimone Duce (grande artista del 1400) fu principale interprete.

Grandi restauri d'arte: il tour virtuale passa da Macello
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Tour virtuale fra i grandi restauri d'arte in Piemonte, alla scoperta di tesori storico-architettonici a portata di mano. Spesso non serve andare lontano, prendere aerei o spendere un capitale per godere della bellezza artistica: ci sono splendidi gioielli medievali e rinascimentali a due passi da Torino che aspettano solo di essere visitati e pienamente goduti (per di più gratuitamente). E' il caso del ciclo pittorico dedicato a San Vincenzo Ferreri di cui il pittore Aimone Duce (grande artista del 1400) fu principale interprete.

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Si fa tramite istituzionale di questa lodevole iniziativa la Città Metropolitana di Torino.

Macello, frazione Stella

La cappella di Santa Maria Assunta, detta comunemente Cappella di Stella dal nome della frazione di Macello in cui sorge, risale all’inizio del XV secolo ed è costituita da un presbiterio a pianta quadrata, sormontato da una volta a crociera e da una navata rettangolare. Gli affreschi che ne arricchiscono la parte interna risalgono al periodo tra il 1400 e il 1450.

C’è anche una data certa, quella del 1429, anno a cui risale un ex voto della signora di Macello, Bena Solaro, raffigurante la Madonna in trono con Gesù bambino tra le braccia. Prostrato in ginocchio ai piedi della Madonna è raffigurato l’adolescente figlio della committente. Tra gli affreschi più antichi, quelli di Aimone, pittore attivo nella prima metà del ‘400 alla corte dei Savoia-Acaia, che nel Pinerolese ha lasciato tracce della sua opera anche nella cappella di Missione a Villafranca Piemonte.

Resuscitato un bimbo

A partire dal 2010, grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Crt e a una piccola compartecipazione della parrocchia, sono stati intrapresi i restauri delle pitture murarie. L’ultimo intervento in ordine di tempo, quello relativo al ciclo pittorico di San Vincenzo Ferreri, è terminato solo un mese fa. Nel ciclo è raffigurato il santo nell’atto di riportare in vita un bimbo quasi morto, mentre libera un’ossessa dal demonio e durante il sogno premonitore che lo porterà a decidere di dedicare l’ultima parte della sua vita all’attività di predicazione.

La particolarità di questo ciclo di affreschi è data dal fatto che il santo, che predicò a Vigone agli inizi del ‘400, è raffigurato senza l’aureola: ciò fa pensare che l’opera fu realizzata prima della beatificazione di Vincenzo (che avvenne nel 1455) e quindi in anticipo rispetto agli altri pittori che si dedicarono alla figura di San Vincenzo, quali Beato Angelico, Bellini, il Ghirlandaio e Tiziano. In attesa di un più dettagliato studio si può affermare, quindi, che gli autori degli affreschi sono almeno tre. Questi grandi restauri d'arte sono stati realizzati dalla ditta torinese "Lupo e Galli".

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