Francesca Lavazza guiderà il Museo di Arte Contemporanea e il Castello di Rivoli
La dinamica donna manager torinese, classe '69, assume la presidenza con la "benedizione" della Regione Piemonte.
Nuova nomina alla guida del Museo di Arte Contemporanea: sarà Francesca Lavazza a guidare la splendida esposizione del Castello di Rivoli, di cui assume anche la presidenza. Lo ha stabilito l’Assemblea dei Soci dell’Ente, riunitasi questa mattina in videoconferenza assieme con l’assessorato regionale alla Cultura della Regione Piemonte.
Torinese classe 1969
Francesca Lavazza è nata a Torino nel 1969, studi in Lettere Moderne, quarta generazione della famiglia simbolo del caffè italiano. Dal 2010 è nel Consiglio di Amministrazione di Finlav Spa, di cui dal 2020 è presidente. Tra le altre cariche, da settembre 2020 è nel board della Fondazione Collegio Carlo Alberto di Torino. Insomma, una vera donna manager a tuttotondo con la propensione per l'arte e l'estetica come faro-guida. Ecco perché la scelta di farle guidare il Castello di Rivoli sembra davvero azzeccata. Così l'assessore regionale Vittoria Poggio:
"Esprimo grande soddisfazione per la scelta di Francesca. Un profilo di grande competenza e di spessore, propedeutico per lo svolgimento delle attività di questo Ente a cui la Regione conferma fiducia e sostegno per allargare il ventaglio dell’offerta culturale verso un pubblico sempre più internazionale".
Subentra al deceduto Alfieri
La Lavazza succede nella direzione del museo e del Castello di Rivoli a Fiorenzo Alfieri deceduto di recente e rimasto in carica dal 2019 al 2020. Ecco come la diretta interessata commenta la nuova prestigiosa nomina:
"Sono felice di accettare la presidenza del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e, nel farlo, permettetemi di ringraziare tutti coloro che hanno calorosamente sostenuto la mia candidatura. Ricoprire il ruolo che è stato di Fiorenzo Alfieri e proseguire il lavoro svolto fino ad ora mantenendo la rotta da lui segnata in àmbito culturale, così importante per visione e portata, è per me un enorme privilegio. Una cultura di rete, una propensione internazionale, un’arte narrata e condivisa che ritrovo nel percorso intrapreso con Lavazza in questi anni, fondato proprio sul concetto di attrattività e stimolo per un pubblico eterogeneo nel quale le generazioni più giovani giocano un ruolo fondamentale e ispiratore. Insieme al direttore e a tutto il gruppo di lavoro del Castello di Rivoli, lavoreremo per costruire cultura con impegno e visione, nella speranza di tornare presto a riaprire il Museo".