Dopo i No Tav ecco i Sì Tav: "Torino centro ferroviario per l'Europa"
Gli associati si propongono di valorizzare una tratta storica e bellissima come la Torino-Nizza e di implementare le linee esistenti per trasformare il capoluogo piemontese nello snodo ferroviario più importante del Sud Europa.
Dopo i No Tav, ecco... i Sì Tav. Ironizzando un po' si potrebbe sintetizzare così la nascita dell'associazione che si propone di porre rimedio all'isolamento infrastrutturale ferroviario del Piemonte. Per la verità potenziando e ampliando una linea già esistente, storica e bellissima: la Torino-Nizza. I promotori vogliono mettere in campo la promozione e il sostegno degli assi ferroviari dalla Francia verso le regioni del Nord Europa con snodo principale Torino appunto.
Il progetto è ambizioso
Questo ambizioso progetto, che intende collegare in modo efficace il Piemonte e la Liguria al Nord Europa, non può ovviamente prescindere dalla Torino-Lione e più in generale dalle linee ferroviarie che si snoderanno sul capoluogo piemontese dopo l'attivazione della tanto osteggiata Tav. Così i sostenitori dell'associazione "Train d'Union":
"Vogliamo contribuire ad attivare un sistema di mobilità sostenibile su rotaia, rispettoso dell’ambiente e della salute dei cittadini. Proponiamo il potenziamento della tratta ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza, nota con l’appellativo di Treno delle Meraviglie. Questa può essere il segmento di un corridoio ferroviario molto più esteso e di ampio respiro, capace di connettere l’area costiera della Francia sud-orientale, il Principato di Monaco e la Liguria di Ponente, con le città di Berna e Basilea in Svizzera, Strasburgo in Alsazia (Région Grand Est) e il nord della Germania (Francoforte, Berlino, Amburgo), attraversando interamente il Piemonte e apportando quindi alla nostra Regione un significativo vantaggio infrastrutturale, logistico e economico".
Torino-Nizza top del top
Come attesta uno studio commissionato nel 2008 dalla Regione Piemonte al Politecnico di Torino nell'àmbito del Progetto CALIPSO sul miglioramento delle relazioni ferroviarie tra Torino e Nizza, la valorizzazione del “Treno delle Meraviglie” costituirebbe il necessario presupposto per la creazione di un corridoio ferroviario internazionale con i centri produttivi della Germania e del Nord Europa. Fra l'altro la straordinaria opera ingegneristica (che da Cuneo raggiunge il mare attraverso le valli Vermenagna e Roja) è stata annoverata tra le dieci linee ferroviarie più belle del mondo. E' stata anche eletta di recente dai sostenitori del Fondo Ambiente Italiano (FAI), in occasione del censimento “I luoghi del cuore”, quale bene di notevole rilevanza. Non si tratta dunque certo di dicotomia fra No Tav e Sì Tav, bensì della promozione e potenziamento dello snodo di Torino verso il Nordest Europa.
Un po' di storia: dal 1854
Il collegamento ferroviario fra Torino e la città costiera di Nizza, concepito a partire dal 1854 al tempo del Regno di Sardegna e portato a compimento per fasi successive fino all’inaugurazione dell’intera tratta nel 1928, era infatti entrato storicamente in funzione come tassello di un percorso molto più ampio, di respiro europeo, che permetteva ai treni provenienti dal Nord Europa, attraverso la Svizzera e il Sempione, di raggiungere Torino e la Costa Azzurra. Basti pensare che nel 1929 esisteva una corsa bisettimanale Nizza-Cuneo-Torino-Berlino, mentre fino al 1940 un treno internazionale diretto collegava in 12 ore Berna a Torino e Sanremo, proseguendo poi per Nizza. Soci fondatori del Comitato “Train d’Union”, presieduto da Bruno Lianò Lanteri con vice-presidente Luca Valzano sono: Daniele Cantore, Piera Levi Montalcini, Gian Furio Guslandi, Giancarlo Guslandi, Stefano Guslandi, Paolo Barosso e Pietro Endrizzi.