Cattolici e ortodossi insieme nella stessa chiesa: l'esempio di Collegno fa scuola
Siglata la "Charta" dal sindaco Casciano, da don Claudio Campa e da padre Andrej Grosu della comunità rumena.
Unità pastorale di cattolici e ortodossi insieme a Collegno: firmata la "Carta" con la parrocchia rumena di riferimento e padre Grosu. Nella splendida cornice della parrocchia di Santa Elisabetta, un incontro di valore per la storia locale, promosso dalla Città di Collegno ha sancito l’estensione della Carta di San Massimo anche alla parrocchia ortodossa rumena insediatasi in ospitalità liturgica proprio nel Villaggio Leumann.
Religione, fratellanza e spiritualità
In un momento storico in cui imperano la scienza ed il relativismo, c'è ancora spazio per parlare di religione e spiritualità. Con il giusto spirito ecumenico che deve unire tutti i cristiani, siano essi cattolici o ortodossi. Condivide questo aspetto di fratellanza e collaborazione tra i popoli il sindaco della città di Collegno Francesco Casciano. Il primo cittadino, insieme a don Claudio Campa, ha firmato la "Charta" insieme a padre Andrei Grosu della parrocchia Santi Eulampio ed Eulampia Martiri, graditi ospiti dell'associazione amici della Scuola Leumann. La Charta di San Massimo risale al 24 giugno 2016. Il Comune e le Parrocchie Cattoliche dell’Unità Pastorale 45 della Diocesi di Torino sottoscrissero l’innovativo accordo per suggellare una comune tensione per la ricerca del bene comune, all’insegna della corresponsabilità e della fratellanza predicate dal primo Vescovo di Torino. La strada del dialogo permanente è stata aperta. Le parrocchie cattoliche, ortodosse e il Comune promuovono un ascolto attento a scorgere prospettive convergenti, intraprendendo forme di sostegno, per assicurare proposte educative e formative, solidarietà e vicinanza a coloro che nella comunità locale si trovano in difficoltà.
Il mix di culture nella stessa chiesa
Così il sindaco Casciano:
"Questo speciale legame tra diverse Comunità religiose è sintetizzato dalla stessa storia della chiesa dedicata a Sant'Elisabetta: chiesa cattolica con il campanile protestante e che ospita un rito ortodosso. La firma della Charta costituisce il presupposto perché questo cammino di collaborazione e possa crescere insieme, moltiplicando le opportunità di aggregazione delle persone, contrastandone l’isolamento, fornendo servizi attivi di aiuto, rafforzando la rete solidale e sociale".
Una rete territoriale efficace e vieppiù preziosa nel tempo presente, afflitto gravemente dalla pandemia, che richiede alle persone di convivere forzatamente con un protratto distanziamento fisico, e le istituzioni di prossimità, conosciute ed affidabili, operative in modo coordinato e sollecito, sono risorsa per un reale sostegno educativo e sociale. Cattolici e ortodossi insieme a Collegno dunque: primo lodevole esempio di ecumenismo e fratellanza religiosa. Questo "partenariato" ha trovato il pieno apprezzamento e supporto da parte della Diocesi della Chiesa Cattolica di Torino nonché da parte dell’Episcopato Ortodosso Rumeno in Italia. L’accordo potrà essere replicato anche in altri territori ed anche con altre confessioni religiose.