troppa incertezza a causa del covid

Anche Artissima rinuncia alla fiera in presenza e sbarca sul web

Quella di quest'anno non è una rinuncia in toto: l'idea è quella di proseguire nell’organizzazione di un programma fisico e di una serie di progetti digitali.

Anche Artissima rinuncia alla fiera in presenza e sbarca sul web
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Artissima, la famosa fiera dell'arte contemporanea in programma dal 5 all'8 novembre all'Oval Lingotto quest'anno non si farà. Almeno non si farà nella forma che il pubblico - torinese certo, ma soprattutto internazionale - ha ormai imparato in tanti anni.

La decisione della direttrice Ilaria Bonacossa

La situazione sanitaria italiana ed europea peggiora di giorno in giorno e in un contesto di incertezza globale, tra i veloci mutamenti di scenario e l'insicurezza che governa le decisioni dei singoli, la direttrice Ilaria Bonacossa sceglie la via della prudenza decidendo di non procedere all’organizzazione di Artissima nel formato canonico e a immaginare invece, nuove forme di presentazione dell'arte. In effetti, se l'edizione numero 27 fosse fisica, ci sarebbero ben 125 gallerie italiane e internazionali con dei rischi veramente troppo alti che riguarderebbero dagli spostamenti internazionali, alla gestione materiale della manifestazione che di anno in anno riempie sempre più gli spazi dell'Oval.

Cosa avverrà dal 5 all'8 novembre

Ma quella di quest'anno non è una rinuncia in toto: l'idea è quella di proseguire nell’organizzazione di un programma fisico – realizzato insieme a Fondazione Torino Musei, e quindi Gam, Palazzo Madama e Mao – e di progetti digitali,  da inaugurare nelle stesse date, dal 5 all'8 novembre, in modo che Artissima continui a rappresentare per la città e gli interlocutori internazionali un’occasione per conoscere e valorizzare l’arte contemporanea. Confermato senza problemi invece il nuovo progetto digitale della fiera: la piattaforma cross-mediale «Artissima Xyz» che accoglierà dal 3 novembre al 9 dicembre 2020 le tre sezioni curate della manifestazione «Present Future», «Back to the Future» e «Disegni», che fino all'anno scorso erano ospitate all'Oval.

Torna la nuvola nera su concerti ed eventi: si rimanda quasi tutto al 2021 (a meno che non ci sia una versione digital)

 

 

 

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